Italia in Rosa, un ponte tra Francia e Valtenesi

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La VI edizione di “Italia in Rosa” ha chiuso i battenti all’insegna di un nuovo successo: tantissimi gli appassionati del “drink pink” che fin da venerdì 7 giugno sono arrivati a Moniga del Garda per partecipare al grande festival del “bere rosa”, aperto ufficialmente alla presenza dell’assessore all’agricoltura di Regione Lombardia Gianni Fava e dell’assessore al turismo della Provincia di Brescia Silvia Razzi. Favoriti da condizioni climatiche favorevoli, perlomeno per le prime due giornate, i visitatori hanno affollato i giardini seicenteschi di Villa Bertanzi, abbandonandosi piacevolmente alla degustazione delle 143 etichette presenti in fiera, presentate da un centinaio di cantine provenienti da tutta Italia ed anche da Oltralpe: anche quest’anno infatti la rassegna gardesana ha voluto gettare un ponte con la Francia, ospitando la denominazione del Bandol nonché un “luminare” dei rosati come Gilles Masson, direttore del Centre du Rosè di Vidauban in Provenza, protagonista di primo piano del convegno “Tutti i colori del rosa” andato in scena nel pomeriggio di sabato.

“Manifestazioni come Italia in Rosa rappresentano fondamentali occasioni di confronto tra operatori che collaborano insieme per portare i rosè nella corte dei grandi vini del mondo – ha spiegato Masson, invitando esplicitamente il Consorzio Valtènesi ad una collaborazione a tutto campo -. La Valtènesi ha tutte le carte in regola, dalla storia al microclima ad una varietà tipica ed autoctona, che possono contribuire a costruire una storia di grande successo. Anche qui si è lavorato del resto per affermare l’idea che il rosato non è un prodotto artefatto ma un vino da raccontare, con una sua precisa specificità e storicità”.

“Il lavoro che stiamo facendo inconsciamente non è stato che il recupero di una tradizione che era già presente sul territorio – ha dichiarato il presidente del Consorzio Valtènesi Sante Bonomo -. Ci siamo semplicemente riappropriati della nostra natura valorizzando le nostre peculiarità, e vogliamo continuare ad operare in questo senso nell’ottica di una collaborazione internazionale che avrà in Italia in Rosa la sua vetrina più importante. In particolare il confronto con Il Bandol si è rivelato particolarmente utile a confrontare il percorso di una denominazione francese che è per la Provenza, quello che La Valtènesi è per il Garda”.

All’insegna della più autentica territorialità anche il connubio enogastronomico ufficializzato dai ristoranti di Moniga grazie al Coregone all’Olio, piatto tipico lanciato in occasione della manifestazione che verrà proposto in carta da tutti i locali del paese abbinato naturalmente al Valtènesi Chiaretto.

Fra i momenti da evidenziare anche la premiazione del Trofeo Pompeo Molmenti al Chiaretto più piacevole dell’annata 2012, assegnato quest’anno dai sommelier dell’Ais e conquistato dall’azienda Malavasi di Pozzolengo: in finale, a poca distanza dal vincitore, sono arrivati anche i Chiaretti di Provenza (Desenzano), Civielle di Moniga, L’Ulif di Polpenazze, Selva Capuzza di San Martino della Battaglia ed Avanzi di Manerba.

Soddisfatto il presidente della manifestazione Luigi Alberti. “Abbiamo fatto il nostro meglio per dimostrare che anche in tempi difficili la crisi non va subita ma aggredita – ha spiegato -. La risposta del pubblico è stata la miglior ricompensa per i nostri sforzi e per quelli dei tanti volontari che si sono prodigati per la riuscita della manifestazione”.

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