È stata approvata oggi in Consiglio regionale con un solo voto contrario una risoluzione che dà il via libera ai comuni che intendono fondersi per poter portare a termine l’iter legislativo in tempo per la tornata amministrativa della primavera del 2014. In dicembre, dunque, si terrà un referendum day nel quale i comuni già orientati verso la fusione possano celebrare i referendum popolari consultivi e, quindi, poter votare con il nuovo assetto nella tornata elettorale amministrativa della primavera del 2014.
La fusione dei comuni, insieme al superamento delle province, è uno degli indirizzi indicati dal precedente governo per riformare gli enti locali. Sono 52 su 1500 i comuni lombardi interessati dal referendum day e coinvolgono una popolazione di 130mila abitanti. La celebrazione di un unico referendum avrebbe anche lo scopo di sensibilizzare i cittadini lombardi e le loro amministrazioni sul tema.
"Siamo molto favorevoli, come Pd, ai processi di fusione e di accorpamento tra i comuni – dichiara il consigliere del Pd Gian Antonio Girelli – e la risoluzione approvata oggi favorisce questo processo sia dal punto di vista burocratico che del consenso popolare. È un processo che nasce dal basso e che prevede una consultazione dei cittadini, nel rispetto della partecipazione democratica. Inoltre, tenere i referendum in un unico giorno ha anche un carattere simbolico, di promuovere i processi di fusione tra i numerosi comuni piccoli, anche montani e collinari. Ora la commissione regionale speciale per il riordino delle autonomie, creata in questa legislatura, deve sostenere l’integrazione tra questi comuni e accompagnare anche le altre forme di aggregazione, come le associazioni per la gestione dei servizi, porre la questione dei dimensionamenti adeguati e mettere al centro della discussione la gestione di area vasta, a partire dalla città metropolitana milanese. Auspichiamo che anche le forze più tiepide, come la Lega, nei confronti di fusioni e accorpamenti, possano sostenere con convinzione questo processo”.