«Oggi ero nel posto sbagliato al momento sbagliato. Ciao Andrea». Così Lorenzo Zanetti esprime tutta la sua tristezza. Un messaggio postato su Facebook poche ore dopo la tragedia in pista che lo ha visto, fatalmente, tra i protagonisti. Un incidente terribile dove è rimasto vittima Andrea Antonelli. Una pioggia incessante batteva su quel circuito di Mosca e all’inizio della gara, la tragedia: Antonelli cade dalla moto e Zanett, poco dietro di lui, non riesce nemmeno a vederlo e lo investe. Inutili i soccorsi, inutile la corsa in ospedale: Andrea non si è più svegliato dalla caduta. Successe nel 2008 anche a Craig Jones durante il Gp d’Europa Supersport a Brands Hatch a Londra: anche lui, scivolato sull’asfalto, venne investito sul rettilineo dall’australiano Andrew Pitt, restando ucciso sul colpo. Un incidente che non si poteva evitare da parte dei piloti, ma che apre accese polemiche sulla decisione di disputare la gare con quel tempo infernale. Il primo a dire la sua è Marco Melandri che a Mosca ha vinto la gara 1 del Gp Superbike disputata prima dell’incidente : «Un errore correre. La gara non si doveva svolgere, in pista non si vedeva nulla e dovevamo fermarci . Stavolta non si può parlare di fatalità, forse si poteva fare qualcosa per evitare la disgrazia".
una storia terribile. piena ragione a melandri
ZANETTI E’ INCOLPEVOLE. LA COLPA E’ DI CHI NON HA RINUNCIATO ALLA GARA, SOLO PER LO SPETTACOLO
A VOLTE LO SHOW "NON MUST GO ON"
peccato che ci debba sempre essere una vittima per far discutere di queste cose
"in pista non si vedeva nulla". NON SERVIVA DIRE ALTRO
Scusate…..tragedia terribile ma lette le considerazioni sullo stato della pista perchè nessuno si è rifiutato di correre?
Dopo è sempre facile!!!