L’onorevole Luigi Lacquaniti tuona contro il ministro del lavoro Zanonato per non aver dato una risposta concreta e soddisfacente ad un’interrogazione parlamentare da lui presentata, insieme all’on. Titti Di Salvo e all’on. Ciccio Ferrara, riguardo alla vicenda Mac e ai lavoratori rimasti senza lavoro.
DI SEGUITO IL COMUNICATO INTEGRALE
In questi mesi di governo di Letta, sostenuto dalla strana maggioranza PD – PdL, lo sforzo mio e di tutta Sinistra Ecologia Liberta e stato quello di evitare un’opposizione urlata e demagogica ma di entrare nel vivo delle questioni che interessano la vita dei cittadini. Una delle tematiche su cui abbiamo maggiormente sollecitato I’esecutivo riguarda la crisi occupazionale con i continui fallimenti aziendali e I’assoluta mancanza di una politica industriale. Già in data 21 maggio presentavo, come primo firmatario, insieme all’on. Titti Di Salvo e all’on. Ciccio Ferrara un’interrogazione a risposta scritta al Ministro dello sviluppo economico Flazio Zanonato ed al Ministro del lavoro e delle politiche sociali Enrico Giovannini per sapere quali iniziative urgenti il Governo intendesse concretamente adottare per promuovere la ricollocazione degli 84 lavoratori della Mac di Brescia.
Non ricevendo risposte dai rappresentanti del governo in data 5 giugno, in occasione dell’audizione che il Ministro Zanonato ha tenuto davanti alle Commissioni attività produttive di Camera e Senato, nel mio intervento ho ribadito la questione chiedendogli quali tipi di relazioni con la classe imprenditoriale vuole attivare perché queste situazioni non si realizzino più. Solo in data 30 luglio ho ricevuto la risposta del ministro Zanonato, non all’interrogazione del 21 maggio – di cui sto ancora attendendo la doverosa risposta scritta – ma all’intervento del 5 giugno. Purtroppo si tratta di una risposta nella quale il Ministro, con un atteggiamento pilatesco, non prende alcuna posizione netta sulla questione dei rapporti con la classe imprenditoriale ma, cito testualmente "Non sono certamente io il Ministro che deve prospettare soluzioni su questa materia […] considero la vicendo Mac – Iveco una sconfitta di tutti perchè era sufficiente l’abbandono di pregiudiziali ideologiche".
Nessuna presa di posizione sul fatto che I’lveco non abbia tenuto fede all’accordo del 1999 in cui si impegnava a riassorbire eventuali lavoratori in esubero dalla Mac solo per ripicca nei confronti del maggior sindacato metalmeccanico, la FIOM, che in questi ultimi anni ha dovuto ricorrere alla Magistratura per vedere le sue prerogative tutelate nei confrontidell’atteggiamento antisindacale della FIAT (di cui Iveco fa parte).
II caso Mac e emblematico della situazione di crisi che sta vivendo il settore manifatturiero italiano strozzato da un lato dalla concorrenza internazionale e dall’altro dalle inefficienze del sistema economico italiano. Proprio per chiedere al governo di intervenire in modo deciso su questa situazione, insieme all’on. Giorgio Airaudo ed a altri deputati di SEL, ho presentato una mozione in cui vengono illustrate una serie di proposte per rilanciare il settore manifatturiero.
Si tratta di proposte che da una parte vanno nella direzione di garantire il "made in Italy" dalla concorrenza internazionale e dall’altra combattono le inefficienza del sistema economico italiano (meno burocrazia, abbassamento dei costi energetici, allentamento del patto di stabilita, ecc…).
Siamo coscienti che per un rilancio del settore servano ingenti investimenti anche da parte dello Stato, ma crediamo che, pur in un periodo di gravi ristrettezze economiche i soldi possano essere recuperati attraverso I’istituzione di una patrimoniale, I’aumento della ritenuta sulle rendite finanziarie portandola al 23% (aliquota media europea), il taglio delle spese militari (a cominciare da cacciabombardieri F35 e sommergibili) ed altre dettagliate misure contenute nella mozione.
In attesa di ricevere risposte all’interrogazione sulla vicenda Mac e di vedere come I’attuale governo procederà, noi continueremo a portare in Parlamento e nelle sedi opportune i problemi della gente e lavoreremo per trovare soluzioni concrete e rappresentare quel cambiamento richiesto dalle persone.
On.Luigi Lacquaniti (SEL)
Titti, Ciccio, e poi? gatto Silvestro e Qui,Quo,Qua?? Come dice il ministro nasce il tutto da una pregiudiziale ideologica: si poteva risolvere, ma sai che bello mettere le bandiere rosse, far casino, far eleggere qualcuno alle spalle dei lavoratori………. ma in pratica nessun ricollocamento. Auguri
On. Lacquaniti quanto ci costa!!!!Per sapere che i signori piddini del governo e il loro alleati (alle elezioni) di SEL fanno il gioco delle parti ci vuole tanto!!!Intanto avete illuso (!!??) i lavoratori della MAC e non solo…..Come il suo collega di partito , il sindacalista FIOM del Piemonte Giorgio Airaudo. Siete sempre pronti a dire SEMPRE NO ma non portate a casa mai nulla per i lavoratori.