Sono oltre 28.000 le imprese ittiche attive in Italia nel 2013, stabili in un anno. Quasi 8.200 sono pescatori specializzati, 6.626 dettaglianti, 3.455 ambulanti e circa 3.700 acquacoltori. Tra le regioni primo il Veneto con 4.045 imprese (14,3%), seguito da Sicilia (4.007) e Campania (3.161). E se la Sicilia è prima per pesca con 1.767 imprese specializzate, l’acquacoltura è concentrata in Veneto (1.554) ed Emilia Romagna (1.273). Tra le province prime Rovigo (2.135 imprese), Napoli (2.026), Ferrara (1.757) e Roma con 1438. In Lombardia Brescia è sul podio con circa 200 imprese e segue Milano che ne ha 520.
Da dove arriva il pesce sulle nostre tavole? Sfiorano il miliardo di euro le importazioni di pesce, crostacei e molluschi in Italia nei primi tre mesi del 2013. La maggior parte dei prodotti consumati sulle tavole degli italiani proviene da Spagna, Paesi Bassi e Danimarca per quanto riguarda pesci, crostacei e molluschi; i prodotti dell’acquacoltura da Spagna, Grecia e Francia. Tra i primi 15 Paesi da cui l’Italia importa pesce ci sono anche Ecuador, Thailandia e Marocco.
L’Italia importa otto volte più di quello che esporta. A fronte di quasi 1 miliardo di import sono state pari a oltre 122 milioni di euro le esportazioni italiane di pesce. Emerge da un’elaborazione Camera di commercio di Milano su dati Istat 2013 e 2012.