Ristoranti, bar, campeggi, chioschi in spiaggia: la ristorazione estiva dei bresciani avrebbe potuto fare una figura migliore. Se non si tratta di bocciatura non si può nemmeno parlare di promozione a pieni voti: su 120 controlli effettuati dai carabinieri del Nas nei luoghi della villeggiatura bresciana tra giugno e luglio sono state 40 le irregolarità riscontrate, e 20 le denunce con relativa sanzione amministrativa.
Il comandante dei Nas di Brescia, Giuseppe Scaletta, ha illustrato ieri il bilancio degli interventi effettuati dai suoi uomini lungo le coste dei laghi e sui monti bresciani, oltre che in un paio di locali della movida cittadina. Il bilancio delle operazioni parla di cibi mal conservati, mancato rispetto delle date di scadenza e vendita di prodotti spacciati per freschi quando non lo erano. Nulla di troppo pericoloso, ma il totale della merce sequestrata arriva alla quota di 25mila euro.
I dati relativi ai controlli bresciani sono in linea con quanto avviene nel resto d’Italia, da ciò che sta emergendo nelle indagini predisposte a livello nazionale dal Ministro della Salute Beatrice Lorenzin. Qualche giorno fa era andata meglio durante i controlli nelle case di riposo cittadine (leggi la notizia).
(a.c.)