A qualche giorno dalla scoperta di una discarica di rifiuti tossici, ben 7 mila litri di liquami, in una ex azienda di Rezzato, ora è il momento di fare i conti per capire chi siano i responsabili di tale indesiderato lascito.
Nessuno, né i cittadini di Rezzato nè tantomeno l’amministrazione comunale, si sente di sbilanciarsi e fare nomi, ma le indagini di Arpa proseguono e sembra che dai bidoni contenenti il liquame tossico non ci siano state perdite pericolose per la salute dei cittadini. Anche i vigili del fuoco si sono sentiti di rassicurare i cittadini, avendo appurato la mancanza di radioattività nella zona.
Quello che appare più probabile è che si tratti di di scarti derivanti dal trattamento galvanico dei metalli. Ciò che ha rassicurato ancora maggiormente i cittadini è che l’Arpa ha assicurato che, una volta terminati tutti gli accertamenti, si procederà alla bonifica dell’area e all0 smaltimento corretto dei rifiuti tossici.