L’omicidio era stato programmato. Si complica la posizione di Grigoletto

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Nessun gesto disperato, in preda alla passione o all’ira. Per gli inquirenti l’omicidio di Marilia, trovata morta venerdì scorso nell’ufficio di Gambara, è stato premeditato. Il suo titolare, amante e padre del figlio che portava in grembo sarebe arrivato all’Alpi Aviation do Brasil prima della giovane donna, intorno alle 10.20 e avrebbe portato con sé acido muriatico, ammoniaca, guanti e spugne. Per gli investigatori lui la stava aspettando: Marilia Rodrigues Silva Martins è arrivata dopo mezzogiorno e non se ne è più andata. 

Con questi nuovi fatti si complica la posizione di Claudio Grigoletto, ancora in carecere dopo la convalida dell’arresto decisa mercoledì dal gip Francesco Nappo per «concreto pericolo di fuga» e «concreto pericolo di reiterazione del reato». Ora si parla di premeditazione e ha dimostrarla ci sarebbe lo scontrino degli acquisti fatti quel mattino – l’uomo, sempre per gli inquirenti, voleva far bere l’acido alla donna per simulare un suicidio – e la chiave a pappagallo usata presumibilmente per svitare il tubo del gas.

Questa mattina in quell’ufficio sono attesi i Ris di Parma per passare di nuovo al setaccio la scena del crimine. Intanto la famiglia di Marilia è arrivata nel Bresciano: il padre ha incontrato gli inquirenti, in attesa del nullaosta sulla salma della giovane. In arrivo dal Brasile anche la madre.

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