La zozza del Vate per il Premio Arum

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Nel segno della fertile amiciziatra la bresciana Gardone Riviera, dove il Vate trascorse gli ultimi 17 anni di vita, e la natìaPescara,  domenica 8 settembre è stato consegnato al Vittoriale degli Italiani il II Premio Aurum, che per la cinematografia ha insignitoRenzo Rossellini: figlio d’arte di cui si è premiata la carriera di regista, produttore e distributore. A Rossellini si devela produzione di grandi  pellicole come “La città delle donne”, dell’amico (e testimone di nozze) Federico Fellini, e l’arrivo in Italia di alcuni capolavori del cinema mondiale, tra cui “Fitzcarraldo” di Werner  Herzog, “Fanny e Alexander” di Ingmar Bergman, “Nostalghia” di Andrei Tarkovskij, “9 settimane e mezzo” di Adrian Lyne e tanti altri.

“Sono particolarmente felice di ritirare il premio in questa sede” ha dichiarato Rossellini, “prima di tutto in quanto nonno di un nipote bresciano. E poi perché la mia vita intrecciò quella del Vate già molti anni fa, quando per compagno di scuola ebbi un tal Gabriele d’Annunzio, nipote del più celebre poeta…”.

Rossellini è stato premiato da Arianna Di Tomasso, ideatrice e direttore artistico del Premio Aurum, che al regista ha donato la riproduzione originale in ceramica di Castelli della bottiglia di Aurum, il liquore prodotto dall’ILLVA Saronno originariamente in una fabbrica pescarese oggi sede di un importante centro culturale polifunzionale.

Il pomeriggio si è aperto con la presentazione da parte del presidente del VittorialeGiordano Bruno Guerridegli ottimi risultati ottenuti dalla Fondazione nella prima parte del 2013, che ha fatto registrare un sensibile incremento di visitatori e di incassi rispetto al 2012 e al 2011. La cerimonia è stata inoltre occasione per inaugurare la mostra permanente di francobolli fiumani, la più importante al mondo – realizzata grazie alla generosa donazione di Augusto Traina eallestita nei loggiati di Piazzetta Dalmata – e ricordare le prossime mostre chein autunno porteranno il Vate a Bologna, Trento, a Budapest, Cracovia, Lugano e Tokyo.

Viola Costa ha poi presentato i risultati parziali del Festival del Vittoriale tener-a-mente, che in settembre conoscerà l’atto conclusivo con il concerto di David Byrne e l’omaggio a d’Annunzio di Filippo Timi: eccellenza degli ospiti internazionali, spettatori in continuo aumento e ottimi riscontri da parte della stampa nazionale fanno dell’Anfiteatro dannunziano uno dei 10 palcoscenici estivi più frequentati e amati d’Italia, malgrado quote di contributi inferiori al 5% dei costi.

In chiusura di serata, lo chef Domenico Sorrentino ha preparato in diretta alcuni cocktail “Il Vate”, creati appositamente da ILLVA(che patrocina e sponsorizza il Premio) a base di Aurum, Vermuth bianco, succo d’ananas, Rabarbaro, Soda e succo d’arancia. Tutti gli intervenuti hanno potuto degustare la “zozza”, come d’Annunzio chiamava i primi cocktail (un miscuglio casuale dei fondi di bottiglia dei liquori più diversi), e degustare i Parrozzini, il dolce tipico abruzzese tanto amato dal Vate.

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