Continuano le ricerche di Simone Manessi, originario di Ome e residente a Monticelli. Il 32enne, conosciuto da tutti come «Tarzan» o «Fester» e per aver giocato a rugby nel Gussago è scomparso dalle 19 di venerdì. Ieri, domenica 15 settembre, la giornata è stata completamente dedicata alle sue ricerche dalla gente di Monticelli, Ome e Provaglio d’Iseo.
Venerdì il giovane era atteso al lavoro in una cantina di vini a Cologne. Ma non è mai arrivato. I datori di lavoro hanno chiamato a casa, ma anche lì nessuno sapeva nulla. La moglie Alessandra lo ha chiamato al cellulare ma era spento. Così sono partite le indagini da parte dei carabinieri. Le tracce si perdono vicino al monastero di San Pietro in Lamosa. L’ultima volta è stato visto alle 16.45 dalla mamma Teresa alla periferia di Ome. Poi Simone Manessi si è fermato a Provaglio d’Iseo, dove una telecamera l’ha immortalato mentre imboccava il percorso delle Torbiere, ha incrociato a piedi un conoscente e lo ha salutato. Da quel momento nulla. Nell’auto, una Fiat «Punto» grigia trovata chiusa nel parcheggio del monastero, trovati dai carabinieri il telefono e uno scontrino, ma non i documenti.
Ieri sono state perlustrato le Torbiere e la zona collinare usando anche i cani. I sub si sono immersi senza trovare tracce di Simone. In Comune è stata allestita la centrale che ha coordinato gli sforzi.
Simone Manessi è alto circa un metro e 80, ha occhi e capelli castani ed è un buon camminatore. La moglie Alessandra lo ha chiamato al cellulare.
speriamo non sia successo nulla