Guida del Gambero Rosso, 5 segnalazioni in meno, ma la qualità è sempre eccellente

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Poche sorprese, la notizia principale è la riconferma, mai scontata, di molti ristoranti al top della gastronomia. L’annuale presentazione della guida della ristorazione del Gambero Rosso, avvenuta a Roma, offre sempre molti spunti di soddisfazione per i locali della provincia bresciana. A dir la verità c’è da registrare qualche defezione, in qualche caso però dovuta a chiusure o trasferimenti altrove.

Nessuna sorpresa in cima alla classifica "bresciana", è ancora il Miramonti L’Altro di Mauro Piscini e Philippe Leveillè ad essere al top con le due forchette e 89/100 di punteggio, seguito a ruota, ad un solo punto, dal Gambero di Calvisano di Gino Gavazzi. Poco più sotto il Leon D’Oro di Pralboino, e La Dispensa di San Felice del Benaco, e ancora i gardesani Villa Fiordaliso, Villa Feltrinelli, Esplanade, Rolly e Speranzina, e infine il Gaudio di Barbariga, nella Bassa, che continua a crescere.

Con una forchetta, che è già tanta roba, La Rucola di Sirmione e il Porto di Moniga, l’Osteria Suer e Garbino, new entry di Moniga, Aquariva a Padenghe, Locanda del Benaco a Salò, Rose e Sapori a Desenzano. Come sempre insomma al top il Garda e la Bassa, ad esclusione del Miramonti.

Da segnalare nella speciale classifica delle trattorie La Madia di Brione, e in quella dei bar con vini alla mescita Lanzani.
(a.c.)

I primi posti della classifica: http://www.gamberorosso.it/articoli/item/1018438-ristoranti-d-italia-2014-del-gambero-rosso-ecco-i-risultati

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