Expo 2015, Fanetti (Maroni presidente): “Occasione di rilancio per le aziende bresciane”

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Una mozione per far sì che le imprese lombarde siano protagoniste di Expo 2015 è stata approvata dal Consiglio regionale. Attraverso la mozione, presentata dai consiglieri della lista Maroni Presidente, si chiede alla Giunta di intervenire presso la società Expo2015  affinché siano promosse tutte le azioni idonee al coinvolgimento nell’evento delle micro, piccole, medie e grandi imprese del territorio lombardo.  «Expo 2015 – ha dichiarato Stefano Bruno Galli, capogruppo della Lista Maroni e primo firmatario della mozione –  deve diventare una vera e concreta opportunità per l’intero sistema economico e produttivo lombardo. Assolombarda ha stimato che il beneficio economico connesso all’evento Expo dovrebbe aggirarsi a più di 30 miliardi di euro, dei quali quasi la metà sul territorio milanese. Expo, dunque, rappresenta una profittevole opportunità in relazione alla realizzazione delle strutture e degli impianti per una buona riuscita dell’evento e delle attività che ci gravitano intorno, un’occasione unica e irripetibile per coinvolgere, sostenere e valorizzare il sistema delle micro, delle piccole, delle medie e delle grandi imprese del territorio lombardo, che rappresenta circa il 98% del sistema produttivo lombardo e che ha fatto grande la nostra Lombardia».

«Con l’approvazione di questo documento – ha aggiunto il consigliere regionale Fabio Fanetti -, il Consiglio regionale intende impegnare la Giunta a sollecitare la società Expo 2015 per l’elaborazione di appositi bandi per l’assegnazione dei lavori, affinché la scelta del contraente avvenga attraverso la valorizzazione dei profili qualitativi e non esclusivamente del criterio dell’offerta al massimo ribasso e favorendo l’impiego di  tutte le risorse umane presenti sul territorio, attualmente inoccupate o disoccupate, con particolare attenzione alla categoria dei disoccupati svantaggiati».

Su indicazione del consigliere Marco Tizzoni, è stato approvato anche un emendamento che impegna il Presidente della Giunta regionale ad attivarsi per mantenere gli studi e la produzione di Rai Expo negli studi Rai di corso Sempione evitando che vengano trasferiti a Roma. «Non è comprensibile, logico e soprattutto accettabile – ha spiegato il consigliere – che la produzione Rai-Expo sia affidata al personale e agli studi di viale Mazzini a Roma. L’Esposizione Universale del 2015 per Milano e per la nostra Lombardia deve essere un opportunità di lavoro, crescita, sviluppo e promozione. La scelta di non utilizzare gli studi e il personale di corso Sempione da parte della dirigenza della Rai va nella direzione contraria, non salvaguardando il principio di tenere in giusta considerazione le aziende del nostro territorio, favorendo un evento a chilometro zero».

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