Nelle motivazioni dell’ordinanza con la quale lo scorso giovedì sono stati revocati gli arresti domiciliari al sindaco di Montichiari Elena Zanola, per il Tribunale del Riesame non era tentata concussione e nemmeno tentata estorsione.
Il sindaco Zanola però resta indagata dal sostituto procuratore Michele Stagno di aver fatto ricorso a mezzi illeciti per costringere la proprietà della discarica di Vighizzoloa stipulare una convenzione compensativa che avrebbe dovuto ricompensare la comunità monteclarense del disturbo ambientale causato dall’impianto.
Secondo l’accusa la Zanola voleva arrivare a discreditare l’impianto di smaltimento fino a farlo chiudere, anche attraverso manifestazioni pubbliche, esposti in Procura e ordinanze di chiusura, o se non altro, monetizzando la sua presenza sul territorio.
Dopo le valutazioni del gip e quelle del Tribunale del Riesame, ora la parola sulla condotta del sindaco zanola, che ha già annunciato di volersi ricandidare per le amministrative della prossima primavera, torna alla Procura che ora dovrà chiudere le indagini e procedere alla richiesta di rinvio a giudizio.
Forza sindaco! Le bugie degli amici delle discariche avevano le gambe cortissime….