Cromo nell’acqua, l’Asl: i cittadini possono monitorare personalmente le analisi

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A fronte di un aumento della preoccupazione da parte di alcuni cittadini bresciani sulla questione della presenza di cromo esavalente nell’acqua dell’acquedotto, l’ASL di Brescia intende ricordare che, da marzo 2012, è possibile monitorare di persona i risultati delle analisi chimiche e microbiologiche svolte sulla rete idrica, con le date dei campionamenti, collegandosi al sito  www.aslbrescia.it e cliccando sull’apposito banner in homepage.  Tra i parametri chimici analizzati e pubblicati sul sito vi sono anche cromo totale e il cromo esavalente, quest’ultimo ricercato nelle zone a rischio di inquinamento da questo metallo. L’operazione trasparenza dell’ASL consente di consultare i dati di monitoraggio dei diversi punti rete dell’acquedotto, individuando quello più vicino a casa, i risultati delle analisi sulla qualità dell’acqua, comune per comune su 164 municipalità; tali risultati sono aggiornati quotidianamente.

 L’Azienda Sanitaria Locale svolge  controlli esterni delle reti idropotabili per vigilare sulle acque destinate al consumo umano, mentre i controlli interni di routine su pozzi e sorgenti spettano ai 16 enti gestori delle reti, su cui l’Asl vigila. Le analisi dei campioni di acqua, effettuate dal Laboratorio di Sanità Pubblica dell’ASL, sono volte a rintracciare la presenza di microorganismi che sono indicatori di contaminazione microbiologica (in particolare di natura fecale), o chimica, che può derivare da fenomeni naturali o da attività antropiche (fonti di inquinamento). Il Laboratorio di Sanità Pubblica ASL esegue campionamenti e controlli su 727 punti rete degli acquedotti (33 solo a Brescia città), ad esempio le fontanelle, per verificare il rispetto degli standard microbiologici e chimici. Da diversi anni è stata rilevata la presenza di cromo esavalente nell’acquedotto cittadino, ma nettamente al di sotto dei limiti previsti dalla legge.

 L’ASL ricorda che per richiedere informazioni e chiarimenti sulla lettura delle analisi di laboratorio e in particolare sulla presenza di questo inquinante nelle acque destinate al consumo umano è possibile fare riferimento al Dipartimento di Prevenzione Medico dell’ASL al seguente indirizzo mail [email protected].

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