Tra An Brescia e Posillipo finisce in pareggio: 6-6

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Di fronte a un Posillipo ottimamente disposto in campo dal tecnico Bruno Cufino, l’An Brescia non va oltre il pareggio: a Mompiano, nel decimo turno d’andata, finisce 6 a 6. Come sabato scorso, a Bogliasco, Presciutti e compagni iniziano con poca determinazione, però, questa volta, ci aggiungono un eccesso di nervosismo che, per quasi tutta la partita, condiziona il rendimento, soprattutto in attacco. Può essere sintetizzata così la prestazione decisamente sotto tono dell’An, costretta rincorrere i napoletani fino alla fine del terzo tempo, e poi incapace di assestare il colpo decisivo nonostante le quattro superiorità numeriche guadagnate nell’ultimo quarto. A fotografare l’andamento del match, i risultati parziali: 1 a 3, 3 a 2, 2 a 1, 0 a 0.

Ancora abbastanza buona la prova difensiva dei ragazzi di Sandro Bovo (sulle 6 reti incassate, 2 sono state su rigore), ma, oggi, la scarsa convinzione e la frettolosità in fase offensiva, hanno determinato il mezzo passo falso. Nello sviluppo del gioco, con il risultato in bilico e con alcune decisioni arbitrali piuttosto discutibili, su entrambi i fronti, è montata una certa animosità, con anche qualche comportamento poco sportivo che ha finito per scaldare il folto pubblico: al fischio finale, a centrovasca è scoppiato un parapiglia poco gradevole ma, comunque, senza particolari conseguenze. In ogni caso, sulla bilancia vanno messe le qualità del Posillipo, formazione che ha giocato con la giusta tranquillità, brava a capitalizzare le occasioni avute e attenta nel contenimento degli attacchi bresciani. Oltre alla performance in difesa, in casa An, di positivo c’è stata la voglia di rimontare lo svantaggio, dimostrata nella parte centrale della sfida, e coronata con il gol di Alessandro Nora, in parità, a 50 secondi dalla fine della terza frazione.

«Fin dall’inizio – dichiara il tecnico Bovo -, siamo stati troppo nervosi, con tanti errori in fase conclusiva, soprattutto nell’attacco posizionale, situazione in cui siamo stati poco aggressivi, disordinati e, allo stesso tempo, troppo precipitosi. Nel quarto tempo, quando avremmo dovuto sfruttare le opportunità per far girare il punteggio a nostro favore, non siamo stati lucidi, sprecando un uno contro zero e sciupando banalmente una superiorità, per una palla scivolata di mano. Comunque, qualcosa di buono s’è visto: la reazione tra il secondo e il terzo tempo ci ha permesso di raggiungere il pareggio. A freddo viene da dire, meglio oggi che mercoledì, o anche più avanti. La giornata no ci sta, fa parte del percorso di crescita, vedremo di farne tesoro per individuare e analizzare gli aspetti, e gli atteggiamenti, che vanno migliorati».

 

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