«Dalla Bassa fino al Garda, non possiamo più dubitare della presenza della “nuova ‘ndrangheta”». Con queste parole il procuratore generale Raimondi Giustozzi ha denunciato, durante la cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario, il pericolo di infiltrazioni criminali anche nel bresciano, sottolineando come ci siano «segnali preoccupanti della presenza di gruppi criminali molto pericolosi». Come riporta il Corsera, gli ambiti citati sono il traffico internazionale di droga, la prostituzione e il traffico di rifiuti.
Il fatto che Brescia e la sua provincia siano ricche è rilevante per rendere la città attrattiva e questo lo avevano già sottolineato l’ex pg Guido Papalia, il procuratore nazionale antimafia Franco Roberti, il procuratore aggiunto della Repubblica Fabio Salamone: per questo aspetto una direzione investigativa antimafia sembra necessaria.
Il procuratore generale ha poi affrontato il tema del sovraffollamento di Canton Mombello e ha ricordato la data del 28 maggio giorno entro il quale l’Italia dovrà ottemperare alla sentenza della Corte europea dei diritti dell’uomo, che indica a tre metri quadrati lo spazio vitale per i detenuti.
Infine ha dato un allarme sulla violenza domestica, sottolineando come il fenomeno a Brescia sia di «allarmanti dimensioni».