Lotta ai “graffittari”: denunciati altri due writers bresciani

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Resta alta l’attenzione della Polizia Locale per prevenire e contrastare il fenomeno dei writer e delle tag. Nella serata di sabato 25 gennaio, alcuni agenti in servizio nella zona della pinacoteca Tosio Martinengo di via Moretto hanno colto in flagranza di reato un ragazzo bresciano di 20 anni, residente in città, e un ragazzo di origini polacche di 21 anni, residente a Collebeato, che con una bomboletta spray di colore nero stavano imbrattando la protezione che delimita il cantiere della pinacoteca.

I due sono stati immediatamente fermati e portati al comando di via Donegani, dove sono stati identificati e denunciati all’autorità giudiziaria. Le indagini proseguono per capire se i giovani siano gli autori anche di altre azioni di danneggiamento o collegati a gruppi che si muovono nel contesto cittadino.

Questo risultato, che arriva a pochi giorni dalla denuncia di due minorenni sorpresi a imbrattare un muro in corso Matteotti, dimostra che il contrasto e la prevenzione del fenomeno dei writer è un’assoluta priorità per l’Amministrazione comunale. “Sono soddisfatto”, sottolinea l’assessore alle Politiche per la Sicurezza, Valter Muchetti, “anche perché queste indagini sono molto complesse e non è facile cogliere sul fatto gli imbrattatori. Non abbiamo alcuna intenzione di abbassare la guardia e andremo avanti in questa direzione, finché non sarà chiaro che non si possono deturpare edifici e mezzi pubblici, rimanendo impuniti”.

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1 COMMENT

  1. Bisognerebbe mettere muri legali per fare in modo che questi ragazzi esprimano la loro creatività senza imbrattare Brescia e dintorni

  2. Bisognerebbe mettere muri legali per fare in modo che questi ragazzi esprimano la loro creatività senza imbrattare Brescia e dintorni

  3. vero , peccato che il 99% dei writers non sappia disegnare per niente sa solo scarabocchiare e se quella e’ arte…siamo tutti dei Leonardo da Vinci

  4. La verità e’ che ance in questo campo come in molti altri c’è molta ipocrisia. Il mondo dell’arte stesso è basato sull’ ipocrisia e la speculazione, soprattutto per quanto concerne l’arte contemporanea dove anche uno sputo può divenire un’opera d’arte strapagata e l’autore un artista affermato se inserito nel circuito giusto e se supportato da critici prezzolati. Sugli stessi giornali locali in passato sono stati sponsorizzati interventi di
    dubbio gusto, eseguiti illecitamente su superfici pubbliche, come gattini o auguri di buon viaggio calligraficamente osceni spacciati per opere d’arte e per questo accettati dalla collettività. chiediamoci piuttosto il perché di questa parzialità di trattamento.

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