Affitti agrari alla follia: la denuncia di Coldiretti

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Coldiretti Brescia sbotta con le istituzioni e non usa mezzi termini, all’inizio dell’annata in corso, tempo di bilanci, previsioni future, idee da programmare. A parlare è direttamente Ettore Prandini,  Presidente di Coldiretti Brescia. Coldiretti denuncia l’atteggiamento di Ospedali, Case di Riposo e altri enti locali che "predicano bene e razzolano male a scapito di chi seriamente lavora, fatica, produce beni di consumo alimentare di altissima qualità, unici nel mondo ed invidiati da tutti." "Questi proprietari sono soggetti “senza scopo di lucro” – dichiara il Presidente di Coldiretti Brescia Ettore Prandini – ma si dimenticano la loro natura quando puntano a far quadrare il conto economico di fine anno con manovre puramente speculative. Stiamo assistendo a bandi di gara che usano lo strumento legittimo dell’asta pubblica per innescare una “bagarre”, una corsa al rialzo che favorisce generalmente degli pseudo-imprenditori. Si tratta di soggetti che non hanno nulla a che fare con il mondo agricolo tradizionale, ma che a questo mondo ci sono arrivati soprattutto per utilizzare materie prime piuttosto che sottoprodotti per le produzioni energetiche”.

 

"Veniamo informati in queste settimane – prosegue Coldiretti – che, enti morali come la Fondazione Casa di Dio Onlus, pubblica bandi di gara dove vengono proposti fondi agricoli al triplo della normale agrarietà e logicità nella conduzione agricola: da una base ragionevole e sostenibile di 600-700 euro/ettaro, a  bandi con base d’asta a 1.800 euro/ettaro, scardinando così la possibilità per gli agricoltori onesti di partecipare . Chiediamo quindi a tutti gli enti– conclude il Presidente Prandini –  di tornare a fare ognuno la propria attività, di tornare a svolgere le proprie mansioni, di promuovere bandi finalizzati all’assegnazione di terreni agricoli ad un prezzo equo ad imprenditori agricoli che li sappiano valorizzare e mantenere, con la finalità di produrre generi alimentari e materie prime per sfamare le popolazioni e non per svolgere attività speculative”.

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