Stamina, ripartono le infusioni al Civile su ordine del tribunale di Trapani

0

Dopo che nove medici e sanitari avevano incrociato le braccia al Civile, rifiutandosi di proseguire nel fare i trattamenti, da ieri l’attività di Stamina è ripartita. Non per volontà dell’Ospedale che ha dichiarato al Corsera nessun cambiamento di rotta,  e che, per voce di Francesco Falsetti, presidente dell’Unione medici italiani, "ha ribadito di non aver intenzione di inviare, riguardo ai trattamenti Stamina ordinati dai giudici, alcun ordine scritto ai medici, lasciando questi ultimi liberi di decidere in scienza e coscienza".

L’ipotesi della motivazione della ripresa viene fornita dallo stesso Vannoni: tutto dipenderebbe dal caso specifico in questione che riguarda un bambino siciliano in cura. "Nell’ordinanza del giudice relativa al bimbo siciliano – spiega Vannoni al Corriere – c’erano due elementi di novità: una data entro la quale effettuare il trattamento, e l’obbligo indirizzato non solo al Civile, ma anche ai singoli medici. E siccome, come ho scritto anche su Twitter, a mio avviso lo “sciopero bianco” dei nove medici e sanitari del Civile non aveva nulla a che vedere con la deontologia professionale, ma era una richiesta di tutela legale, l’ordine scritto del giudice direttamente indirizzato a loro potrebbe aver assolto a questa funzione. A questo punto, mi aspetto che anche le quattro infusioni saltate la settimana scorsa possano essere presto effettuate».

Ipotesi confermata anche dall’avvocato Armida Cudillo rappresentante del Comitato art. 700 che raggruppa i pazienti in lista d’attesa al Civile: "La sentenza del tribunale di Trapani imponeva di iniziare il trattamento entro il 13 gennaio. Il bimbo era stato ricoverato alcuni giorni, ma poi dimesso senza che accadesse nulla. A quel punto, però, il legale della famiglia ha ottenuto un secondo provvedimento dal giudice, che avrebbe sbloccato la situazione". 

La newsletter di BsNews prevede l'invio di notizie su Brescia e provincia, sulle attività del sito e sui partner. Manteniamo i tuoi dati privati e li condividiamo solo con terze parti necessarie per l'erogazione dei servizi. Per maggiori informazioni, consulta la nostra Privacy Policy, che trovi in fondo alla home page.

1 COMMENT

  1. Fossi medico mi rifiuterei comunque di pratica l’infusione di un intruglio. Se un giudice ordina di iniettare il veleno cosa deve fare il medico? Uccidere il paziente?

  2. A quando un’ordinanza per imporre ai medici di applicare i metodi terapeutici degli sciamani? Perché non imparano ad applicare i rituali dei guaritori (leggasi ciarlatani) che solo Striscia la notizia scova? Medici reprobi!

  3. il tribunale di trapani ordina???Magari ci metta la faccia ed il nome il giudice e si prenda le relative conseguenze. Ma questi sono tutti matti: se il tribunale di vattelapesca vi ordina di buttarvi nel Mella in piena lo fate? Questi speculano su malati pressoché incurabili…..

  4. Prima di bocciare e' obbligo approfondire. Solo dal punto di vista psicologico e' un toccasana e infonde tanto coraggio alle famiglie. Se poi dovesse rivelarsi d'aiuto molti dovrebbero tacere x sempre. Cosa fareste in quelle condizioni? Professori tacete e provate

Lascia una risposta (la prima volta la redazione deve accettarla)

Per favore lascia il tuo commento
Per favore inserisci qui il tuo nome