Una vera e propria rivoluzione amministrativa attende i cittadini dopo l’estate. Dopo che si è avviata la discussione all’interno delle commissioni, la proposta per l’istituzione dei Consigli di Quartiere, che subentreranno alle Circoscrizioni, è stata licenziata ieri in Giunta da sindaco e assessori. L’approdo in Consiglio Comunale il prossimo 13 febbraio, dopodiché ci sarà tempo per le eventuali osservazioni, ma non troppo: a settembre, ottobre al massimo, i cittadini saranno chiamati alle urne per eleggere i consiglieri.
Città suddivisa in nove zone e 33 quartieri; ogni quartiere avrà un proprio Consiglio composto da un numero variabile di membri, da 5 ad 11 in base al numero di residenti. I 33 presidenti formeranno un’assemblea dei presisidenti, convocata dal sindaco. Al voto non sogli gli taliani ma anche gli immigrati, purché residenti da almeno 5 anni in città. Il sindaco ha parlato di responsabilizzazione e coinvolgimento attraverso il voto.
La caratteristica di fondo dei Consigli è che saranno improntati al risparmio: nessun rimborso per i consiglieri, utilizzo di sale comunali come sedi, dipendenti comunali o consiglieri "ufficiali" a controllare le votazioni ai seggi. Ancora da definire nel dettaglio i meccanismi di voto, ma si andrà verso l’espressione di una duplice preferenza su lista unica.
(a.c.)
Da 165 a 343 persone da eleggere (liste uniche con doppia preferenza !) e poi coinvolgere su che cosa ? Già la marginalità solo consultiva delle vecchiè circorscrizioni la diceva lunga sul loro peso istituzionale e decisionale, figurarsi un esercito di persone messe in pista nel momento i cui dai consigli comunali al Parlamento si tende a ridurre drasticamente il numero degli eletti. Ma tant’è, bisogna onorare qualche cambialina elettorale messa all’incasso da sognatori che si ostinano a guardare orgogliosamente ad un passato di idelogie o dogmi politici tramontati e sepolti.
i quartieri???? ma mi sembra un po’ esagerato"
Pfffff che decidano seriamente cosa hanno intenzione di fare e poi ci informino
Scalvini, Del Bono e Muchetti danno vita al circo di quartiere. Questa amministrazione fa ridere ogni giorno di più
Bresciani, questa manfrina serve solo a legittimare, in concomitanza con le elezioni dei consiglieri di quartiere, a spendere soldi per liberare il Sindaco dalla decisione se rimettere o no …. il Bigio … se mi sbaglio mi potrete insultare.