Rovato continua la sua battaglia contro i rifiuti abbandonati

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A Rovato continua la quotidiana battaglia dell’amministrazione comunale contro l’abbandono di rifiuti di ogni tipo. Nelle ultime settimane la squadra comunale che tiene monitorato il territorio e che è adibita alla raccolta dei rifiuti indebitamente abbandonati è dovuta entrare in azione più volte.

“I nostri operai- spiega l’assessore all’ecologia Francesca Mombelli- negli ultimi giorni hanno raccolto diversi pneumatici di grosse dimensioni abbandonati in campagna e reti di letto, materassi e pezzi di mobilio in centro al paese, nei pressi di alcuni condomini. Non solo, venerdì 18 gennaio uno dei nostri ragazzi è intervenuto per togliere palloni, bottiglie,stracci e altro materiale che ostruiva la griglia del laghetto di San Donato. Senza quell’opera di pulizia avrebbe superato il livello di guardia, causando allagamenti. Ancora, abbiamo dovuto pulire l’area attigua alla scuola primaria di Rovato Centro, dove nottetempo c’è chi si diverte a bivaccare incurante del decoro. Non si tratta della prima volta”.

Non solo. Ciclicamente si presenta il problema dell’eternit. E per rimuoverlo è necessario impiegare ditte specializzate, che presentano conti salati. “Lo impone la legge -sottolinea Francesca Mombelli- ma del resto anche se non fosse così non permetterei mai agli operai del Comune di maneggiare sostanze così pericolose”.

Rovato, dunque, è presa d’assedio dai maleducati, ma anche da chi abbandona la spazzatura non diversificata credendo di risparmiare. Basti pensare che recentemente il Comune ha scoperto una vera e propria discarica a cielo aperto nell’area dove sono in corso di realizzazione le opere del nuovo cavalcavia,in via Franciacorta. Tra la scarpata e la zona dove si stanno realizzando le fondazioni dell’opera ci sono scarpe, ciabatte, bottiglie, e gli immancabili sacchetti probabilmente lanciati da auto in corsa. Con il tempo il materiale è stato parzialmente sepolto da terra e vegetazione. Ora dovrà essere smaltito. Tra i luoghi più problematici ci sono le aree a ridosso di alcuni dei condomini con molte famiglie.

“Agli amministratori chiedo -specifica Mombelli- di sensibilizzare i loro condomini, onde non essere costretti a intensificare ulteriormente i controlli. Alcuni trasgressori sono già stati multati e siamo pronti a intervenire ancora”. Francesca Mombelli sottolinea come “questi comportamenti, oltre che antietici e contro il decoro del paese, causano anche dei costi che ricadono sulla comunità. “L’amministrazione lavora sulla prevenzione -dice Mombelli- basti pensare che la polizia locale e un addetto dell’ufficio ecologia hanno visitato diverse famiglie per spiegare loro come si effettua la raccolta differenziata. Sono anche stati consegnati fogli informativi scritti nelle lingue straniere più diffuse in paese”.

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10 Commenti

  1. AVANTI CON IL DANNO AMBINTALE N°1, IL PORTA A PORTA! queste sono le conseguenze delle belle classifiche e delle belle percentuali di differenziata!

  2. per nascondere l’obbrobrio dei controlli notturni nelle case annunciato a inizio settimana.
    Un comunicato stampa al giorno! Mamma mia.

  3. Esatto! Alla faccia di chi ha raccolto voti due anni fa dicendo che avrebbe reso lindo il paese dando la colpa al porta a porta invece di combattere l’inciviltà di pochi che crea problemi a tutti.

  4. Pretendere che gli immigrati facciano la raccolta differenziata è come pretendere che un elefante vada in bicicletta. Stiamo parlando di persone che vengono dal terzo mondo….in più i sinistroidi li difendono anche quando abbandonano la spazzatura in strada.

  5. de fà egner i sò vigili a sunàm el campanèl a baita mè de not per cuntrulà i bidù del sporcc che ga ensegne mè a stà al mont.

  6. Mi raccomando non controlliamoli i fratelli migranti, lasciamoli fare…dopodichè non pagano l’imu, non pagano tares,non pagano niente,abbandonano i rifiuti dove capita, fra di loro c’è chi ruba, chi stupra…..pazienza, l’importante è non correre il rischio che i coccolaimmigrati ti diano del "razzista".

  7. E andiamo avanti con la sfida cassonetti porta a porta nei commenti.
    Cerco di essere sintetico. Il problema dell’abuso stradale del Porta a Porta si risolve con un duro lavoro di sensibilizzazione della cittadinanza e un processo partecipativo (non un’imposizione di un sistema o un’altro).
    Per la questione immigrati. Ragazzi, studiate e informatevi. Il Veneto "leghista" è quasi totalmente a porta a porta con campagne di comunicazione mirate alla popolazione non italiana che hanno dato risultati straordinari – ad esempio il progetto SAVNO premiato dal CONAI "Anch’io faccio la differenza!".
    Ultim a cosa. Qua non stiamo parlando di scegliere che sistema funziona o meno.
    Il sistema cassonettizzato NON funziona. Stop. La qualità della raccolta differenziata è di bassa e invendibile in Flusso A (ossia con un corrispettivo alto da parte dei consorzi di riciclo) e quindi le percentuali comunicati dai roboanti comunicati stampa dei comuni a cassonotto (o a calotta) sono assolutamente inattendibili. Perchè? Semplicemente perchè la percentuale del materiale "avviato a riciclo" delle frazioni differenziate nei cassonetti è decisamente inferiore a quella "calcolata" e pesata nei rapporti dei gestori.
    E’ tutto già visto rivisto trito e ritrito.
    Bisogna solo studiare e documentarsi. Non dal punto di vista ideologico ma tecnico.
    A disposizione. Saludos.

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