Casa della Memoria, in collaborazione con Anpi, Fiamme Verdi, Cgil, Cisl, Uil e Ufficio Scolastico Territoriale, promuove l’incontro “Il dramma del confine orientale: non basta ricordare, bisogna conoscere e comprendere”, in occasione del Giorno del Ricordo, istituito in memoria delle vittime delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata. Interverrà Fulvio Salimbeni, professore di storia contemporanea, Università degli Studi di Udine. Introduce Giovanni Spinelli dirigente scolastico del Liceo “V. Gambara”.
L’incontro (10 febbraio ore 9.45, Auditorium San Barnaba, corso Magenta 44/a – Brescia) è rivolto agli studenti delle scuole superiori e alla cittadinanza.
Ma questi signori che adesso parlano (o fingono) del dramma delle foibe sono quelli che per tanti anni hanno minimizzato o negato la tragedia degli esuli dalmati e istriani.Chi ne parlava fino a 10/15 anni fa era indicato al pubblico ludibrio come "fascista".Anche basta vedere i vari siti ANPI in giro per l’Italia.
Testimonianze drammatiche di allora: gli esuli che arrivavano in Italia erano visti con molto sospetto: dei fascisti che rientravano nella Patria non più fascista, non già italiani che rifiutavano di vivere nella Jugoslavia comunista di Tito. Niente di più falso e doloroso per chi aveva abbandonato beni, affetti, ricordi e che doveva ricostruire la vita propria e delle proprie famiglie da zero. Ma istriani e dalmati seppero farsi valere e stimare per quella che Enzo Bettiza, dalmata di Spalato, definì, in modo assai forte, la "non mafiosità" della loro natura e dei loro comportamenti profondamente etici, responsabili, coraggiosi. Eppure, la tragedia del distacco è ancor oggi presente e viva persino tra le nuove generazioni, nate qui nell’Italia che accolse i loro padri e nonni con sospetto e diffidenza.
e c’è ancora gente che vuol far finta che non sia mai successo niente…