La Slowart degli artisti di Bagnolo in mostra a palazzo Bertazzoli dal 15 febbraio

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Il progetto Slowart nasce da un’idea di Marco Poma che, dopo aver visitato la frequentatissima Scuola di Disegno e Tecniche Pittoriche di Trezzano sul Naviglio (MI), diretta da Franco Migliaccio, capisce come dai più vari territori possa germinare un’arte autentica, nata dalla gente comune come volontà imprescindibile di espressione e di affermazione del sé. Un’arte che va oltre la pura dimensione amatoriale o di svago per diventare sempre più qualcosa che attiene alla sfera interiore. Il progetto Slowart vuole dare voce e visibilità a queste forme di espressione che non provengono dalle alte gerarchie del sistema dell’arte e che, per tale motivo, non avrebbero altrimenti la possibilità di farsi vedere e conoscere, diffondendo la dolce e inguaribile malattia dell’arte. Si sta così creando una circolarità di esperienze, con l’adesione di sempre nuovi gruppi e associazioni artistiche, per diffondere quest’arte che, in modo appropriato, è stata chiamata “l’Arte della gente e dei luoghi”.

La mostra di Bagnolo Mella, in programma a palazzo Bertazzoli dal 15 febbraio al 2 marzo 2014, segue la mostra di Barga e precede quella che prossimamente si terrà a Rozzano, nella splendida struttura della Cascina Grande, con l’apporto del Gruppo Pittori della medesima città. Il percorso è iniziato e indica che la marcia sarà inarrestabile. Tantissime città e centri urbani stanno dando le loro adesioni al progetto (fra le varie realtà vi è anche quella del Museo Diocesano di Milano). La Slowart si preannuncia, per possibilità di estensione, come un processo che mostrerà l’altra faccia dell’arte, l’arte non ufficiale, non legata al sistema del businnes e ai suoi poteri, ma non per questo meno meritevole di attenzione e di apprezzamento. L’inaugurazione della mostra di Bagnolo Mella è stata fissata per le 17 del 15 febbraio 2014.

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