Legge competitività imprese approvata all’unanimità. Ecco tutti i commenti

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Con il via libera da parte del Consiglio regionale lombardo, il testo "Impresa Lombardia: per la libertà d’impresa, il lavoro e la competitività"  è divenuto ufficialmente legge. Soddisfazione è stata espressa sia dai consiglieri di maggioranza che di opposizione.

Di seguito gli interventi dei vari consiglieri regionali all’approvazione della nuova legge.

GIRELLI (PD) – “Oggi abbiamo scritto una buona pagina con l’obiettivo di far tornare a crescere l’economia lombarda – ha detto il consigliere Pd Gianantonio Girelli – . Dentro questo impianto ci sono principi importanti, che abbiamo condiviso, come la difesa della manifattura, che è la spina dorsale del nostro sistema economico, e il contrasto alla delocalizzazione che è una priorità da affrontare. Occorre tuttavia essere prudenti: non succederà che da domani il sistema economico lombardo trovi immediatamente protezione dagli eventi di crisi. Per riuscire a dare un adeguato seguito a quei principi abbiamo fatto approvare un ordine del giorno che cerca di declinare i principi in modifiche utili e puntuali come la semplificazione del sistema dei bandi regionali per le imprese o la creazione di una task force per affrontare i bandi europei 2014-2020 per finalizzare così al meglio l’accesso alle risorse pubbliche”.

Il consigliere Pd ha parlato di un “Confronto proficuo tanto da aver prodotto modificazioni consistenti nell’articolato e da far entrare a pieno titolo dentro al progetto di legge quegli impegni che il Pd ritiene fondamentali per lo sviluppo e per il raggiungimento di una piena occupazione. Verificheremo con un costante monitoraggio”.

E sulla sperimentazione della moneta complementare inserita nel progetto di legge Girelli puntualizza: “Mai eretto barricate preconcette. Sì alla creazione di una moneta elettronica che vada a integrare gli altri circuiti. No al contrabbando ideologico di un conio lombardo”.

PAROLINI (NCD) – “Il consenso unanime di tutte le forze politiche a questa legge è il segno evidente che c’è una sincera e fattiva disposizione a lavorare per il bene dei cittadini, al di là delle pur differenti appartenenze di partito. La norma nasce dal grido di allarme del tessuto produttivo lombardo, verso cui ci siamo posti in atteggiamento di grande ascolto, e rappresenta un sostegno decisivo al desiderio di intrapresa che in Lombardia continua a vivere”. “Con questa legge – spiega Parolini – la pubblica amministrazione diventa partner dell’azienda, non più controparte. Chi si assume il rischio dell’intrapresa è guardato con fiducia, non più con sospetto”.

 Quattro, per il capogruppo di Ncd in regione Lombardia i capisaldi introdotti dalla norma: “Riconosciamo il valore sociale delle imprese attraverso gli accordi per la competitività – chiarisce Parolini –:  un vero e proprio patto di lealtà tra tutti i soggetti del territorio che ha come obiettivo lo sviluppo di nuove imprese o il rilancio delle esistenti”. E poi la semplificazione burocratica: “La comunicazione unica regionale sostituirà le tante richieste documentali oggi previste e sarà inviata ad un unico interlocutore (i Suap o gli sportelli delle Camere di Commercio). Basterà un clic per iniziare l’impresa”. Sistema dei controlli meno invasivo e agevolazioni fiscali: “Le verifiche in azienda – spiega il capogruppo del NCD – avverranno solo dopo aver consultato il Fascicolo elettronico d’impresa, un contenitore virtuale che raccoglie le informazioni sulla vita dell’azienda, mentre la leva fiscale sarà azionata riducendo fino al 25% dell’aliquota Irap e, per quanto compete i comuni, con la possibilità di diminuire imposte, tributi e tariffe”. Da ultimo, il maggior accesso al credito, “attraverso la riorganizzazione dei Confidi, l’introduzione di modelli alternativi come i mini bond e la sperimentazione di un sistema di compensazione dei crediti fra le aziende”. La legge approvata oggi, conclude Parolini, “favorisce un cambiamento operativo di grande impatto, per il quale Regione Lombardia investe oltre 20 milioni di euro. Abbiamo scritto una pagina di buona politica e, come già confermato dal ministro Maurizio Lupi, sono certo che il nostro sforzo sarà di stimolo alla politica nazionale affinché tasse e rigidità burocratica si possano abbattere ancora di più”.

BUSI (PATTO CIVICO) – “Per il Patto civico  ho partecipato direttamente al gruppo di lavoro della quarta commissione  che ha elaborato questo importante progetto di legge, nella consapevolezza che la Regione deve fare di tutto perché venga salvaguardato il sistema produttivo attuale e vengano attratti nuovi investimenti per il rilancio dell’occupazione.

Fra le misure da attuare, abbiamo sottolineato l’importanza dell’aggregazione tra imprese, della semplificazione burocratica e della sinergia tra tutti gli enti del sistema lombardo.

Su due punti in particolare vogliamo ancora  insistere: occorre  valorizzare di più le  start up giovanili offrendo uno sbocco concreto alle tante potenzialità di giovani che aspettano il nostro sostegno per decollare; e coinvolgere di più il mondo universitario  e i centri di ricerca come necessari e insostituibili interlocutori per lo sviluppo di competitività e innovazione nelle imprese.      Su questi due punti si poteva osare di più. E forse siamo ancora in tempo. A parte questo il provvedimento è articolato e ambizioso perché propone una pluralità di strumenti: accordi per la competitività; riduzione d’imposta; accesso al credito; agevolazioni.

È l’ammissione che non si possono dare risposte univoche a problemi complessi come quelli che stanno vivendo le nostre imprese, soprattutto quelle medio-piccole alle quali vanno assicurati il massimo dei servizi per stimolare e sostenere la crescita della loro competitività e i loro processi innovativi. Adesso si tratta di passare, con i Decreti attuativi, dai principi alla loro realizzazione: e proprio qui vediamo le principali difficoltà: queste criticità si potranno superare se anche nella fase attuativa ci sarà un coinvolgimento ampio di tutte le componenti del Consiglio, mantenendo lo spirito di collaborazione e di unanimità che ha caratterizzato la nascita di questa Legge”.

ROLFI (LEGA NORD) – “La legge discussa nella giornata odierna è importante perché si pone come obiettivo primario quello di ridare attrattività al sistema Lombardia. È imperativo riportare la nostra regione ad essere terra davvero accogliente per le imprese, ricostruendo un clima propizio e consono a questo scopo: il nostro territorio deve tornare un luogo dove si lavora e si crea lavoro.”

 

“L’aspetto di questo testo che ritengo maggiormente importante – prosegue l’esponente del Carroccio – è quello relativo alla semplificazione burocratica che si concretizzerà attraverso misure incisive e concrete. Purtroppo di semplificazione si parla tanto ma alla fine non vediamo passar giorno in cui le procedure per gli imprenditori non diventino sempre più contorte e asfissianti. A questo proposito, fra le altre misure, è prevista la comunicazione unica per l’apertura o il trasferimento delle attività economiche, uno strumento che sostituirà buona parte delle scartoffie ad oggi necessarie per l’avviamento. In secondo luogo abbiamo voluto ribaltare il tema degli accertamenti dal punto di vista valoriale: per Regione Lombardia, a differenza di quanto lascia intendere lo Stato centrale, chi fa impresa non è a priori un delinquente o un evasore e le aziende vanno colpite solo quando è strettamente necessario. Sarà quindi introdotto un sistema unificato dei controlli affinché gli enti chiamati a svolgere le verifiche si coordinino per azioni comuni, senza spiacevoli sovrapposizioni che creano sempre grossi disagi agli imprenditori.” “C’è poi il sostegno al credito, in particolare per le micro, piccole e medie imprese, attraverso il potenziamento e la patrimonializzazione dei confidi, importanti realtà lombarde certamente da sostenere e valorizzare. Infine verranno introdotti gli “accordi di competitività”, strumenti con i quali gli enti locali lombardi si accorderanno per costruire misure ad hoc  sotto il profilo autorizzativo, fiscale e amministrativo per creare le condizioni più favorevoli al fine di incentivare investimenti imprenditoriali capaci di creare nuovi posti di lavoro.” “Nel complesso – conclude Fabio Rolfi – la redazione di questa legge è avvenuta mediante un approccio innovativo all’insegna della concretezza, si è trattato infatti di un lavoro articolato e fruttuoso, fortemente voluto dalla Lega Nord che, se coadiuvato da un adeguato marketing territoriale di promozione dei nuovi strumenti, saprà dare importanti risultati.”

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