Urban Center, a Palazzo Martinengo prende vita la Brescia del futuro

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Il futuro della città studiato e creato a partire da uno dei palazzi storici più belli. Sarà Palazzo Martinengo in via San Martino della Battaglia ad ospitare l’Urban Center, un laboratorio di idee sui temi dell’architettura, dell’ambiente e del modo di vivere la città, un ponte tra i cittadini e l’amministrazione, con il coinvolgimento diretto dei professionisti e delle associazioni attive sul territorio.

La presentazione del progetto è avvenuta ieri durante la Commissione Urbanistica, convocata proprio nella sede di via San Martino, condivisa tra l’Ordine degli architetti bresciani e il nuovo Urban Center che ha a disposizione 300 metri quadrati di superficie. Almeno inizialmente il centro sarà organizzato da tre dipendenti del Comune, ma l’obiettivo è far sì che cammini con le proprie gambe. A livello nazionale sono diversi i casi di strutture analoghe, che hanno a disposizione budget totalmente differenti, andando dal milione di euro l’anno a Torino fino alle poche centinaia di euro per quello di Bologna, portato ad esempio ieri durante l’incontro, che si autofinanza. L’obiettivo per il 2014 è quello di far conoscere il servizio e promuovere un laboratorio di idee su ciò che si potrebbe fare al suo interno. 

Il vicesindaco Laura Castelletti da anni porta avanti il progetto dell’Urban Center, che ora è affidato all’assessore Michela Tiboni.
(a.c.)

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17 Commenti

  1. Un laboratorio di idee sul tema dell’architettura all’interno dell’Urban Center ? Serve subito un un coordinatore, un faro, una mente-guida: noi diciamo Ettore Fermi ed il suo studio associato, una s.a.s. con socio accomandatario il fratello Enrico, così giusto per dissipare i dubbi di qualsiasi interferenza politica.

  2. progetto ambizioso ma decisamente campato per aria, proprio come la sua ideatrice. L’autofinanziato in realtà ha bisogno di tre dipendenti del comune per essere avviato: faranno volontariato per caso? Castelletti….

  3. certo, la Castelletti lo trova sempre un modo per farsi pubblicità. Sono solo 5 anni che non fa altro che parlare di urban center e ora che Del Bono l’ha presa con sè ecco che il suo bel progettino da radical chic si realizza! la peggiore della giunta…ma è solo una mia idea!

  4. Brava Castelletti!
    Caro Renato, almeno la maiuscola all’inizio di frase, dopo il punto esclamativo o dopo i puntini sospensivi.
    Anche a Lei #ophra. E #ma smettila: quanti puntini mette?
    E Urban Laura con i Suoi "un un" o "dissipare i dubbi di" (dissipare da qualcosa e non di).
    Chi scrive male pensa male (quasi cit.).
    I casi sono due: o lo scrivente antagonista di Castelletti è lo stesso con tanti nomi come Stanislao Moulinsky o gli antagonisti sono molti e tutti scrivono molto male. Che poco radicalscicc che siete! Vi lovvo uguale sciocchi.

  5. Come diceva qualcuno in precedenza: tanto fumo e niente arrosto! La sostanza prima della forma, mia cara Marta! Finché la difesa dei "passionari" si baserà sulla correttezza lessicale dei contrari, gli avversari vinceranno a mani basse!

  6. cara Marta, non dia lezioni: dire ”…dissipare i dubbi di interferenze politiche…” è corretto, così come è corretta la minuscola che uso dopo i puntini di sospensione. Il suo scrivere ” E smettila …’, e ”…radicalscicc… ” indicano che la sua conoscenza della lingua non le permette di dare lezioni ad alcuno.

  7. Strano che tanti cadano nella trappola dei trolls, come la sedicente Marta, che, pilotati, imperversano sulla rete per far parlare d’altro, come il lessico, la punteggiatura o la grammatica. E’evidente che vogliano portare il discorso ed i commenti lontano dalla realtà e dai fatti, primo fra tutti la presa del potere comunale da parte dei socialisti storici che dal dopoguerra hanno avuto in mano i destini (quelli con business..) della nostra città. Attenti al lupo, cantava Lucuio Dalla.

  8. Che problemi ha la gente che frequenta questo sito? Quantomeno l’intervento di Marta era divertente, rispetto alle solite frasi fatte dai caproni padani che frequentano il sito. Ci si vede tutti al Carmen Town con i best radical scic della città

  9. Non voto lega e mai stato al Carmen Town eppure non mi han fatto ridere gli interventi di Marta molto superficiali. Ma che problemi può avere una persona che con saccenza generalizza i commenti di gente che manco conosce? Vai vai al Carmen Town, aspettami la… aspetta aspetta

  10. Ecco, quasi dimenticavo, la ggente e Lucuio e i New trolls. Certo che me le fornite su un vassoio d’oro. Pazze, ci si vede a Carmen Town.

  11. Da una parte il generico coinvolgimento di professionisti e fantomatiche associazioni attive sul territorio per discutere, dall’altro l’assai più pratico coinvolgimento dei soliti tre o quattro progettisti e palazzinari nostrani con l’obiettivo di consumare suolo e spartirsi, in generale, il business del cemento. Giochino e giocatori noti in uno scenario un po’cambiato, vista la crisi. Ma l’importante, in questa fase della vita pubblica, è non demordere.

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