Centrale del Latte, cessione del 44 per cento: la Loggia chiama i bresciani

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L’avviso di pubblico incanto per la cessione delle quote della Centrale del Latte di Brescia è stato pubblicato ormai quasi un mese fa, il 21 gennaio scorso. Ci sono ancora una ventina di giorni prima della scadenza fissata al 7 marzo, ma ancora nessun investitore, né piccolo né grande, si è fatto avanti. C’è preoccupazione? No, forse preoccupazione è troppo, anche perché solitamente le offerte per questo genere di bando arrivano nei giorni finali. Però è sintomatico che ieri la Loggia abbia convocato una conferenza stampa per la presentazione dell’azienda e dei suoi risultati di bilancio.

Dati positivi, in crescita pressoché costante ormai dal 1996 se si esclude l’annata 2009 (-5% rispetto all’anno precedente; scarica qui il report completo). E saranno buoni risultati anche quelli del 2013, anticipati ieri prima dell’approvazione ufficiale da parte del Cda. L’obiettivo primario della Loggia è quello di fare cassa salvaguardando la territorialità dell’azienda. Per questo nel bando (scaricalo da qui) si è optato per suddividere il 44% di quote sul mercato in 15 lotti da 224.588 azioni, pari a circa 2,93 per cento del capitale, e almeno in questa prima fase consentire ai privati l’acquisto al massimo di due lotti a testa, per evitare grosse concentrazioni.
(a.c.)

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