Anziana mette in fuga i truffatori con la scusa del “figlio poliziotto”

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Nella mattinata di ieri, intorno alle 10.15, una Volante si è portata in via Galvani presso un’abitazione privata, a seguito di una segnalazione di tentata truffa ai danni di una signora bresciana del 1935. Agli agenti la donna ha raccontato che poco prima, verso le 9, rientrando in casa era stata fermata nell’androne del suo palazzo da un uomo di corporatura robusta con una pettorina catarifrangente di colore arancione con strisce verdi.

L’uomo, che si è spacciato per un impiegato del Comune, ha convinto la signora a farlo entrare in casa sua per verificare le modalità con cui lei effettuava la raccolta differenziata dei rifiuti. Mentre erano in cucina ha fatto ingresso nell’abitazione un altro individuo, vestito con pantaloni e maglia neri, che, mostrando un distintivo, si è spacciato per un agente della Polizia Locale.

Replicando un modus operandi già noto, l’uomo ha mostrato alla signora due cornici d’argento sottrattele poco prima dalla camera da letto e informandola di averle appena sequestrate all’uomo da lui arrestato pochi minuti prima. I due truffatori hanno quindi iniziato a chiedere alla signora dove custodisse i suoi monili per controllare che il fantomatico ladro non le avesse rubato altro.

Insospettita da quanto stava accadendo, la donna ha mantenuto la calma e con fare molto naturale ha preso il telefono informando i due individui che avrebbe fatto vedere loro i suoi gioielli ma solo dopo aver informato telefonicamente suo figlio agente di Polizia. I due udito ciò non si sono fermati un attimo di più e con una scusa si sono allontanati velocemente non portandosi via nulla.

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