Lui finito nel giro dello spaccio: il suo mercato la scuola che frequentava e i suoi clienti i compagni d’istituto. La storia è quella di un 15enne bresciano che è stato arrestato e che ora si trova ai domiciliari. L’accusa però non è solo quella di aver venduto spineli, ma anche quelle di estorsione e "morte come conseguenza di altro reato".
Tra i suoi "clienti" infatti c’era un coetaneo che, come racconta il Giornale di Brescia, aveva accumulato debiti nel confronti del compagno. Non riuscendo a racimolare i soldi per pagarlo, qualche centinaia di euro, senza informare i genitori, il ragazzo ha scelto la via più disperata e si è tolto la vita. Per questo gli inquirenti hanno arrestato il quindicenne "spacciatore" che secondo l’accusa avrebbe preteso con prepotenza e minacce i pagamenti da coloro ai quali aveva fatto credito. Ora si trova agli arresti domiciliari. Sta andando a scuola in un altro istituto, ma presto subirà un processo.
è una cosa allucinante!
due vite distrutte
minorenne o no va punti: per lo spaccio, le minacce e l’estorsione! basta tutele
Il proibizionismo fallisce su tutti tutti tutti ma proprio tutti i fronti. Che brutta notizia…
è una cosa allucinante: ma a scuola c’è qualcuno che controlla???? ma ci rendiamo conto????
anche se controllano a scuola,cosa possono fare?????denunciarli ????prendere il posto dei genitori????su tante cose i proff e i presidi hanno le mani legate,,,,privacy…
L’ennesima tragedia sulla coscienza di fautori e sostenitori della criminale e criminogena legge proibizionista. Morte, galera e guadagni stratosferici per la criminalità, ecco i risultati di quella che loro chiamano "guerra alla droga", una guerra che sanno perfettamente di avere perso in partenza se le loro uniche armi sono poliziotti, giudici, carceri e comunità-lager che sono un business per i privati (per fortuna non sono tutte così).
Ferita aperta nel mondo degli adolescenti, mentre gli adulti si scannano sul problema se sia lecito legalizzare le droghe leggere. Pantano ex-sessantottino dal quale è difficile esca qualcosa di buono! A casa si torni ad insegnare senza remore ciò che è giusto o sbagliato. E FARSI UNO SPINELLO E’ SBAGLIATO. Questo è "proibizionismo"? Allora, cari adulti, ammainiamo bandiera bianca…
Caro Andrea, NESSUNO sostiene che fumare uno spinello sia "giusto", come nessuno sostiene che sia "giusto" fumare tabacco o bere alcool; senza voler entrare in sciocche valutazioni su cosa sia più dannoso, è evidente che nessuna di queste azioni, per quanto piacevoli se fatte con moderazione e responsabilmente, sia vantaggiosa per la salute (a parte alcuni casi di uso medico delle sostanze), solo che il consumo di alcune sostanze, dichiarate "illegali", porta ad incappare nei rigori di leggi assurde, appunto proibizioniste, studiate e mantenute a solo vantaggio della delinquenza, con tutte le tragedie che questo comporta, come nel caso di questi ragazzi. Se si proibisse l’alcool e si sanzionasse il suo consumo, si svilupperebbero produzione e commercio clandestini a prezzi esorbitanti, criminalità e si innescherebbero problemi simili a quelli che si riscontrano attualmente riguardo le cosiddette "droghe", come dimostrato durante il periodo del proibizionismo del secolo scorso negli Stati Uniti.