Indagine Aib, a gennaio registrato un recupero dell’industria bresciana

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L’attività produttiva delle imprese manifatturiere bresciane – secondo le rilevazioni dell’indagine congiunturale mensile del Centro Studi di AIB – ha registrato a gennaio una significativa accelerazione, dopo le battute d’arresto dei due mesi procedenti. Il made in Brescia sembra quindi aver beneficiato della moderata espansione dell’economia mondiale riscontrata agli inizi del 2014. Nel dettaglio, la produzione è risultata in aumento per 48 operatori su cento, con un saldo positivo del 29% tra imprese che hanno dichiarato variazioni in aumento e in diminuzione; il livello dell’attività è giudicato ancora inferiore rispetto al potenziale dal 41% del campione. L’evoluzione della produzione industriale degli operatori della nostra provincia si inserisce in un contesto nazionale in continuo miglioramento: l’indice PMI manifatturiero italiano a gennaio si è infatti attestato in area espansione per la settima rilevazione consecutiva, a conferma dei segnali di vitalità provenienti dal sistema industriale.

La produzione è aumentata nei settori: abbigliamento, carta e stampa, chimico, gomma, plastica, metallurgico e siderurgico, meccanica di precisione e costruzione di apparecchiature elettriche, meccanica tradizionale e mezzi di trasporto; è rimasta nel complesso invariata per le aziende attive nel calzaturiero, maglie e calze, tessile. È invece diminuita nei rimanenti comparti, ovvero: agroalimentare e caseario, legno e mobili in legno, materiali da costruzione ed estrattive.

In riferimento alla segmentazione del campione per classe dimensionale, la produzione è cresciuta per tutte le imprese, in particolare per quelle medio-piccole e maggiori.

L’utilizzo degli impianti riflette nel complesso l’evoluzione dell’attività produttiva, con il 40% di operatori che dichiara di averlo aumentato. Il livello di utilizzo, rispetto al potenziale, è giudicato ancora basso dal 42% del campione.

Le vendite sul mercato nazionale hanno subito un modesto recupero, con un saldo positivo del 5% tra operatori che hanno dichiarato variazioni in aumento e in diminuzione; quelle nei Paesi comunitari evidenziano un saldo positivo del 10%, mentre quelle verso i mercati extra UE presentano un saldo negativo del 7%.  La manodopera è rimasta invariata per l’81% delle imprese, è aumentata per il 13% ed è diminuita per il rimanente 6%. Le aspettative a breve termine propendono per un ulteriore recupero dell’attività economica del manifatturiero bresciano, grazie ai progressi sul fronte della domanda interna e al contributo positivo proveniente da quella estera. Per quanto riguarda la produzione, il saldo tra imprese che prevedono variazioni in aumento e in diminuzione è positivo (+19%). Le attese sull’utilizzo degli impianti risultano in aumento per il 28% degli operatori e in contrazione per il 12%. Gli ordini dal mercato interno sono in rialzo per il 28% delle aziende, con un saldo positivo dell’11% tra coloro che dichiarano variazioni in aumento e in diminuzione; quelli dai Paesi UE ed extra UE presentano saldi attivi rispettivamente del 12% e del 21%.

DI SEGUITO L’ANDAMENTO PER SETTORE

Abbigliamento

Il comparto ha evidenziato un recupero dell’attività produttiva, dopo la situazione di stabilità del mese di dicembre. Le vendite sono risultate stazionarie sul mercato interno e nei Paesi UE, mentre sono diminuite nei Paesi extra UE. Le giacenze di prodotti finiti e le scorte di materie prime sono ritenute elevate rispetto alle esigenze aziendali. La manodopera è rimasta invariata. Le prospettive a breve termine sono stazionarie per la produzione; favorevoli per gli ordinativi dall’interno e dall’estero; sfavorevoli per la manodopera.

Agroalimentare e caseario

Le imprese del settore hanno registrato un calo della produzione, dopo la rilevazione positiva del mese precedente. Le vendite sono decisamente diminuite in Italia, mentre sono aumentate sui mercati esteri. Le giacenze di prodotti finiti sono considerate relativamente basse rispetto alle esigenze, mentre le scorte di materie prime sono nel complesso adeguate. La forza lavoro è diminuita rispetto alla rilevazione precedente. Le previsioni a breve sono stabili la per produzione, gli ordini dall’Italia e la manodopera; positive per gli ordini dall’estero. 

Calzaturiero

Gli operatori del comparto hanno segnalato un leggero aumento dei livelli produttivi, dopo il calo registrato nella rilevazione precedente. Le vendite sono diminuite sul mercato interno e nei Paesi extra UE; sono leggermente aumentate nei Paesi UE. Le giacenze di prodotti finiti sono considerate estremamente basse rispetto alle esigenze. La manodopera è diminuita rispetto alla rilevazione di dicembre. Le prospettive  a breve termine sono negative per tutte le variabili oggetto dell’indagine. 

Carta e stampa

L’attività del settore è in crescita, dopo la flessione registrata nella rilevazione del mese di dicembre. Le vendite sono in aumento sul mercato interno e stabili sui mercati esteri comunitari ed extra comunitari. Le giacenze di prodotti finiti e le scorte di materie prime sono considerate relativamente adeguate alle esigenze aziendali. La forza lavoro è risultata in aumento. Le previsioni a breve termine sono stabili per tutte le variabili considerate.

Chimico, gomma e plastica

La produzione è in aumento, dopo due risultati negativi consecutivi. Le vendite sono in crescita sia in Italia che sui mercati esteri UE, mentre sono in calo sui mercati extra UE. Le giacenze di prodotti finiti sono considerate elevate e le scorte di materie prime inadeguate rispetto alle esigenze aziendali. Le prospettive a breve sono favorevoli per la produzione e gli ordini dall’interno; stazionarie per gli ordini dai Paesi UE e per la manodopera; negative per gli ordini dai Paesi extra UE.

Legno e mobili in legno

Le imprese del settore evidenziano un calo dei livelli produttivi, come nel mese di dicembre. Le vendite sono diminuite sia sul mercato interno che sui mercati esteri. La dinamica della manodopera è risultata stazionaria. Le giacenze di prodotti finiti e le scorte di materie prime sono considerate adeguate rispetto alle esigenze aziendali Le aspettative a breve sono negative per la produzione, gli ordini dall’interno e dai Paesi UE; sono stazionarie per gli ordini dai Paesi extra UE e per la manodopera.

Maglie e calze

La produzione è rimasta stabile, dopo l’aumento registrato nella rilevazione precedente. Le vendite sono diminuite sia in Italia che sui mercati esteri comunitari ed extra comunitari. Le giacenze di prodotti finiti e le scorte di materie prime sono considerate adeguate alle esigenze aziendali. La manodopera non ha subito variazioni. Le aspettative per l’immediato futuro sono stazionarie per la produzione e la manodopera; positive per gli ordini dall’Italia e dall’estero.

 

Materiali da costruzione ed estrattive

L’attività produttiva delle imprese del comparto ha subito un’ulteriore flessione, dopo quelle rilevate nei due mesi precedenti. Le vendite sono diminuite in Italia e sui mercati esteri UE; sono aumentate sui mercati extra UE. La forza lavoro ha evidenziato una dinamica positiva. Le previsioni a breve termine propendono per la stabilità dei livelli produttivi e degli ordini dall’estero; gli ordini dall’interno sono attesi in aumento, mentre la manodopera è prevista in diminuzione.

Metallurgico e siderurgico

Le imprese del settore hanno evidenziato un deciso recupero dei livelli produttivi, dopo la caduta del mese precedente. Le vendite sono aumentate in Italia e nei Paesi UE, mentre sono diminuite sui mercati extra UE. Le giacenze di prodotti finiti e le scorte di materie prime sono considerate basse rispetto alle esigenze. La dinamica della manodopera è risultata positiva. Le prospettive a breve sono positive per tutte le variabili, in particolare per la produzione e gli ordini dal mercato interno.

Meccanica di precisione e costruzione di apparecchiature elettriche

Gli operatori del comparto segnalano un ulteriore incremento della produzione, confermando la tendenza registrata nelle precedenti tre rilevazioni. Le vendite nei Paesi extra UE sono in leggera contrazione; quelle in Italia e nei Paesi UE diminuiscono in misura più significativa. La forza lavoro ha evidenziato un aumento. Le aspettative per i prossimi mesi sono positive per tutte le variabili oggetto dell’indagine, in particolare per la produzione e gli ordini dai Paesi extra UE.

Meccanica tradizionale e mezzi di trasporto

L’attività produttiva del settore ha registrato un recupero, dopo due brusche contrazioni a novembre e dicembre. Le vendite sono aumentate sia in Italia che sui mercati UE; sono diminuite sui mercati extra UE. Le giacenze di prodotti finiti sono considerate leggermente basse rispetto alle esigenze aziendali, mentre le scorte di materie prime sono giudicate relativamente elevate. La dinamica della manodopera è rimasta sostanzialmente stabile. Le aspettative a breve termine sono in recupero per tutte le variabili prese in considerazione.

Tessile

Il settore evidenzia un recupero dei livelli produttivi, dopo tre flessioni negative consecutive. Le vendite hanno segnato una dinamica positiva, particolarmente sul mercato comunitario. Sia le giacenze di prodotti finiti che le scorte di materie prime sono considerate elevate rispetto alle esigenze aziendali. La manodopera è diminuita rispetto alla rilevazione precedente. Prospettive a breve sfavorevoli per produzione e ordini.

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