Per ora nessuna ufficialità, ma secondo alcune indiscreszioni, riportate tra l’altro dal quotidiano Bresciaoggi in edicola stamane, il Comitato Tecnico di valutazione nominato dal Comune per dare un parere sulla bozza di delibera presentata in Loggia sarebbe pronto a bocciarla.
Il Comitato di valutazione è composto da cinque "tecnici" nominati dal Consiglio Comunale, ed è presieduto dall’avvocato Carlo Dall’Asta. Chiamato ad esprimersi sulla delibera che riconoscerebbe il diritto e la tutela di ogni tipo di legame affettivo stabile, con i conseguenti godimenti dei diritti civili spettanti alle coppie sposate, il Comitato sarà invitato a comunicare al Consiglio l’esito dell’analisi effettuata in queste settimane (leggi la notizia).
Secondo quanto emerso nei giorni scorsi, ufficiosamente confermato sulle bacheche Facebook di alcuni consiglieri (ad esempio quella pubblica di Francesca Parmigiani, di "Al lavoro con Brescia", dove è riportato: "Se un Comitato di natura tecnica crede di poter tenere il tema dei diritti civili fuori dal portone della Loggia, si sbaglia…dentro quelle stanze ci sono rappresentanti eletti dai cittadini che credono nella necessità di condurre una battaglia politica per la realizzazione compiuta del principio di eguaglianza…"), il Comitato boccerà la delibera. Il sospetto avanzato da alcuni rappresentanti di coloro che hanno poposto il provvedimento (tra gli altri, Arcgay, Famiglie Arcobaleno, Pianeta Viola) è che dietro alla bocciatura vi siano timori politici legati all’opportunità e ai rischi di una delibera del genere, più che motivazioni ideologiche. Nei prossimi giorni ne sapremo di più.
(a.c.)
Sarebbe ora che si riconoscessero gli stessi diritti spettanti alle coppie sposate, anche alle coppie di fatto…speriamo non si blocchi ancora tutto!
a milano ci hanno messo due giorni ad approvarla. sveglia!
siete indietro anni luce: è la prima cosa che andava approvata. ma che sinistra siete?
5 tecnici e un avvocato: mica dovete cambiare la legge elettorale! quanto tempo perso
Speriamo si blocchi tutto se fatto così…si alle decisioni su eredità,cure e altro che non hanno costi per la società per etero e omo. No a reversibilità,evita re crak dell'inps.Se si vogliono i pari diritti c'è il matrimonio,il problema è che ai nostri giorni non si vogliono i doveri…ci si lascia e ci si piglia senza serietà,come i bambini quando si stufano del gioco…
Non bisogna MAI dimenticare che uno dei poteri reali più influenti (probabilmente il principale) a Brescia è la Chiesa Cattolica. Impossibile, se anche ne avesse la volontà, per il potere politico locale, sottrarsi all’influenza conservatrice di un’istituzione tanto potente, ricca e ramificata.
Il problema non sta nel non volersi impegnare…se uno non è credente o comunque non può o non vuole sposarsi, ma crede fermamente nella famiglia che sta cercando di costruire, mi chiedo, perchè non deve godere degli stessi diritti, attributi invece alle coppie sposate? siamo indietro anni luce su questo argomento, nel nostro Paese!