Anche la Francia dopo la Catalogna aderisce al protocollo anti contraffazione che Coldiretti Lombardia e Regione stanno presentando nel World Expo Tour durante gli incontri con i rappresentanti dei vari Paesi che parteciperanno all’esposizione universale l’anno prossimo.
“Sta crescendo in Europa la consapevolezza che la tutela dell’identità e dell’origine delle produzioni agroalimentari non sia solo una battaglia di principio ma che in un momento di affanno dell’economia mondiale, rappresenta un formidabile motore di sviluppo per tutti i Paesi” spiega Ettore Prandini, Presidente di Coldiretti Lombardia.
Il protocollo mira a combattere il fenomeno dei falsi e dei prodotti similari che, solo all’Italia, costano ogni anno 60 miliardi di euro. “Non è una caso che tra i formaggi più copiati ci siano il Grana Padano e il Parmigiano – spiega Prandini – ed è per questo che è ancora più strategica un’azione dei rispettivi consorzi per una informazione anche all’estero delle caratteristiche e delle qualità del vero prodotto italiano”.
“L’adesione al protocollo da parte della Francia – aggiunge il Presidente di Coldiretti Lombardia – è l’ulteriore dimostrazione che i paesi di antica e prestigiosa tradizione agroalimentare sono consapevoli che la vera sfida sui mercati internazionali non si vince con produzioni di massa e anonime, ma puntando sulla scelta dei consumatori, sulla garanzia della qualità, sul racconto del territorio, su tutte quelle identità che sono la forza, anche economica dei nostri territori e dei nostri prodotti”.
L’Expo – conclude la Coldiretti Lombardia – deve essere l’occasione per ribadire il valore di un’agricoltura “glocal”, locale e globale al tempo stesso, che punti sul valore aggiunto e non sugli interessi di qualche multinazionale come invece sarebbe se aprissimo le porte, anche in Italia, alle coltivazioni OGM.