Travagliato, si suicida il disoccupato con figli che rapinò un distributore

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Ex muratore, senza lavoro da due anni e con tre figli da mantenere, armato di pistola giocattolo rapinò il distributore di benzina del proprio paese, ma fu presto acciuffato dal titolare che si vide costretto a denunciare il suo compaesano ai carabinieri. A meno di un mese di distanza il rapinatore improvvisato ha deciso di porre fine alla sua vita.

E’ una vicenda tragica quella che si è appresa nella giornata di ieri a Travagliato. Se è vero che fa male sentire al telegiornale o leggere sui giornali di suicidi causati dalla crisi economica, fa ancora stare peggio sapere che la vittima è una persona del proprio paese, un lavoratore onesto, assolutamente incensurato, che preso dalla disperazione arrivò al punto di rapinare. Era l’11 febbraio (leggi la notizia). Da allora, dopo un breve soggiorno in carcere a Canton Mombello, l’uomo ottenne i domiciliari e tornò a casa sua, dove però mancavano la moglie e le tre figlie, trasferite a casa dei genitori della donna ed assistite dai servizi sociali, in quanto due delle figlie sono disabili.  

Dalla propria abitazione l’uomo non poteva usicre, gli veniva recapitato dai servizi sociali ciò di cui aveva bisogno. Ieri mattina intorno alle 5 i suoi vicini di casa hanno notato che la luce nella sua casa non si era spenta dalla sera prima, e preoccupati hanno chiamato i Carabinieri. Una volta entrati i militari hanno trovato l’uomo appeso ad una trave, con al collo la cintura sfilata dai pantaloni. 

Nessuno mai saprà se è stato un gesto dettato dalla disperazione di non avere un lavoro, o dal rimorso per la rapina, o ancora dal non poter vedere la moglie e le figlie. Ma a questo punto forse non è importante. A questo punto è importante fare di tutto perché fatti del genere non accadano più.

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10 Commenti

  1. ma questo è il modo di trattare un uomo disperato, disoccupato e con figli disabili: come un criminale per aver commesso uno sbaglio??????

  2. ma questo è il modo di trattare un uomo disperato, disoccupato e con figli disabili: come un criminale per aver commesso uno sbaglio??????

  3. Non ci sono parole….un padre di famiglia italiano che non riesce a mantenere la famiglia e si toglie la vita…è una vergogna! Ci dobbiamo vergognare tutti…..ma soprattutto chi lo ha messo agli arresti domiciliari….il comune gli doveva trovare un lavoro…..abbiamo continuato a dire poverini..poverini a quelli del barcone di Lampedusa e intanto gli italiani si ammazzano per non
    riuscire a mantenere la famiglia….è una vergogna…bisogna pensare che la cosa giusta da fare è "TOGLIERE AI RICCHI PER DARE AI POVERI" e se si vuole si può fare!! basta volere! Una preghiera e un abbraccio alla famiglia.

  4. giusto,,togliere ai ricchi,,,,,,,,,pero’ quando si parla di patrimoniale ,,tutti addosso al governo!!!tutto bene tutto bello finche non toccano le mie tasche!!!!!siamo un popolo di menefreghisti…..UM ILTA’,,,,CONDOGLIANZ E ALLA FAMIGLIA

  5. vergogna e’ stato abbandonato a casa da solo, peggio di un cane, ma perche’ nessuno, lo ha aiutato a reinserirsi??abbando narlo cosi’ e’ squallido veramente!!

  6. "ma questo è il modo di trattare un uomo disperato, disoccupato e con figli disabili: come un criminale per aver commesso uno sbaglio??????"

    Ri sposta: quando ti verranno a rapinare e portarti via le tue cose (non parlo di soldi) poi mi dirai

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