‘Ndrangheta in Lombardia, Girelli (PD): sottovalutato per troppo tempo il fenomeno

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Questa mattina la polizia ha eseguito circa trenta arresti in Lombardia e in altre regioni italiane al termine di un’indagine nei confronti di presunti appartenenti alla ‘ndrangheta operanti in Brianza. Perquisizioni e sequestri di beni mobili, immobili e società per un valore di decine di milioni di euro. "Plaudo all’importante lavoro di inchiesta svolto dalla Dia di Milano che ha portato alla luce un quadro sconcertante sul livello di radicalità dell’ ndrangheta in Lombardia", dichiara Gian Antonio Girelli, presidente della Commissione speciale Antimafia del Consiglio regionale. Girelli nel suo intervento  ha sottolineato come  fino a qualche anno fa si pensasse che la Regione fosse immune a questo fenomeno "ma la realtà – continua il consigliere – dimostra come si sia sottovalutato per troppo tempo un problema che oggi tocca la sua massima drammaticità con la scoperta di una banca d’affari illegale frutto di un sodalizio tra associazioni mafiose e imprenditori lombardi".  

 

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5 Commenti

  1. Nessuno(ne ministro, ne governatore) ha mai negato l’esistenza dell’ndrangheta al nord che c’è da 30 anni, però la colpa è dei calabresi che ce l’hanno portata non dei bresciani o dei bergamaschi che la subiscono. A duisburg, in germania l’ndrangheta spadroneggia ma nessuno si sogna di dare la colpa ai tedeschi o al sindaco di duisburg. A meno che tu non voglia allora trarre la conclusione del tuo ragionamento è incolpare il sindaco di milano se a milano c’è l’ndrangheta.Ma non la farai perchè il sindaco di milano è ovviamente della tua area politica….

  2. Maroni aveva detto che dove governa la lega le mafie difficilmente attecchiscono, mentre SAviano denunciava invece che proprio dove governa la lega l’ndrangheta cresceva. Aver sottovalutato il fenomeno dell’ndrangheta al nord é stato grave, per noi tutti ma anche per la lega che si é trovata uomini collusi con l’ndrangheta anche tra le proprie fila o addirittura si é trovata a governare (a sua insaputa ovviamente…) la Lombardia con un assessore che poi é stato arrestato proprio perché accusato di essere organico all’ndrangheta.

  3. Ricordo che il sodalizio tra imprenditori e criminalità organizzata in Lombardia fu uno dei "cavalli di battaglia" sin dai lontani anni novanta di Elio Veltri, già sindaco di Pavia e poi coautore de "l’odore dei soldi" con Marco Travaglio. Si tratta quindi di una realtà, in particolare l’infiltrazione negli affari della n’drangheta, che si è avuto enorme difficoltà a far emergere perchè blindata dalla collusione da una parte tra imprenditori privati, uomini delle pubbliche aministrazioni, professionisti e dall’altra criminali, criminali che non sparano ma fanno affari e forniscono capitali a volontà. Stupisce, ad esempio, che nessuno si sia mai chiesto assolutamente nulla della cementificazione selvaggia e devastante del territorio bresciano del Lago di Garda, con un’offerta finale pari almeno al doppio della domanda. O che nessuno si chieda come mai siano potuti proliferare i centri commerciali ad un livello tale da rendere incomprensibile qualsiasi logica di servizio ad un’utenza reale e locale. In sintesi, non già un’eccessiva sottovalutazione nel passato dei fenomeni mafiosi in Lombardia, ma semplicemente altissimi tassi di convenienza economica e affaristica che, a più livelli, garantiscono silenzio ed omertà. La politica ha certamente fatto la sua parte a prescindere, in questo caso, da qualsiaisi colore ed appartenenza.

  4. Dalle nostre parti viene riciclato il denaro sporco, il fenomeno è stato certamente sottovalutato da tutti, inutile farne una guerra di bandiera. Io mi chiedo anche di certi nuovi esercizi in centro storico (senza fare nomi) che destano più di un dubbio e sono molto chiacchierati…sara nno chiacchiere da bar!

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