I distributori Eni/Agip rimarranno chiusi per due giorni lavorativi interi. E’ quanto ha confermato ieri la riunione Confesercenti, che si è tenuta in via Salgari. Lo sciopero inizierà alle 19 di oggi per concludersi alle 7 di venerdì 7 marzo. I proprietari delle aree di servizio si lamentano per il comportamento dell’azienda Eni: “L’azienda ha interrotto il confronto senza motivo – ha spiegato Patrizia Sbardolini, presidente provinciale della Faib, sulle pagine del Giornale di Brescia – e si è arroccata sulle proprie posizioni, senza offrire soluzioni accettabili su questioni di natura economica e non solo”.
“Dobbiamo capire che è il momento di fare squadra, mostrandosi realmente uniti. – aggiunge la Sbardolini – I costi di gestione non possono essere superiori ai guadagni. L’Eni ha perso il 7% della quota di mercato passando dal 34 al 27%, ma nessuno paga mai: gli unici che ci rimettono sono sempre i gestori. Perché abbiamo lottato a lungo per mantenere almeno il margine di guadagno a 36 millesimi al litro, se poi molti hanno firmato accordi singoli che fanno addirittura perdere il 30% di questo guadagno? Dobbiamo imparare a dire di no ed a farlo in maniera seria. Abbiamo sempre chiesto all’azienda di ridurre costi interni che si sono triplicati nell’ultimo quinquennio, pretendiamo che gli sconti siano a carico della compagnia, che non ci siano differenze evidenti tra rivendite dello stesso marchio e che ci sia un ritorno al vecchio modo di svolgere il lavoro, quello che prevede il contatto con il pubblico e non le gestioni fantasma".