Loggia, la nomina di Triboldi? E’ incompatibile con la carica in Brescia Infrastrutture

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Il direttore generale del Comune non può essere anche l’amministratore unico della controllata Brescia Infrastrutture, quindi Alessadro Triboldi non potrà continuare a ricoprire entrambe le cariche. A rivelarlo è il quotidiano Bresciaoggi che spiega come, secondo il parere del Civit, la Commissione indipendente per la valutazione e la trasparenza delle amministrazioni pubbliche, le due cariche siano incompatibili tra loro. In base al decreto legislativo 39/2013 emanato nel maggio scorso, l’articolo 4 chiarisce: “A coloro che nei due anni precedenti abbiano svolto incarichi o ricoperto cariche in enti di diritto privato o finanziati dall´amministrazione o dall´ente pubblico che conferisce l´incarico, non possono essere conferiti incarichi amministrativi di vertice nelle amministrazioni statali, regionali e locali”. Stando alle disposizioni recenti quindi, la nuova amministrazione Del Bono non avrebbe dovuto riconfermare Triboldi a capo della direzione generale della Loggia (incarico già affidatogli da Paroli prima che il decreto entrasse in vigore).

La questione incompatibilità era già stata oggetto di un’interrogazione comunale da parte della capogruppo del Movimento5Stelle, Laura Gamba, che, aveva anche ipotizzato in caso di promunciamento di nomina nulla, il rischio di sanzioni per il Comune. A nove mesi da suo insediamento, Del Bono si ritrova con un ulteriore problema interno da risolvere dato dalla delicata questione della responsabilità per gli atti amministrativi compiuti nei mesi scorsi.

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1 COMMENT

  1. Va anche ricordato che il ruolo di Direttore Generale non è previsto come obbligatorio da alcuna normativa di legge vigente. In sintesi: si poteva risparmiare il lauto stipendio del Dottor Triboldi, poi risparmiarsi la magra figura sotto il profilo dell’immagine ed infine il rischio, come già accaduto nel Comune di Arzachena che la Corte dei Conti condanni gli amministratori in carica per danno erariale. Viste le ampie deleghe e responsabilità in capo all’attuale Direttore Generale, davvero un grosso problema che Del Bono forse pensava di risolvere con l’autorevole parere dell’Avv.Cerulli Irelli (ex parlamentare dell’Ulivo al quale la consulenza è stata pagata dal Comune 10 mila euro), il quale si era espresso invece per la compatibilità nei due incarichi.

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