Export, trend positivo per Brescia: crescono le vendite verso Africa e Nord America

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Si rianima il commercio con l’estero della provincia di Brescia. Dopo la caduta dei flussi commerciali con l’estero rilevata nel 2012 – secondo le rilevazioni del  Centro Studi di AIB – e la fase di persistente debolezza che ha caratterizzato i primi nove mesi dello scorso anno, il quarto trimestre mette a segno un rimbalzo positivo. I dati Istat a dicembre 2013, diffusi a livello provinciale, indicano un aumento delle esportazioni del 2,1% rispetto al 2012 e un calo delle importazioni dello 0,6%. La dinamica positiva delle esportazioni risulta in contro tendenza rispetto sia alla Lombardia (- 0,1%) che all’Italia (- 0,1%); quella negativa delle importazioni è decisamente meno ampia rispetto al dato nazionale (- 5,5%) e a quello regionale (- 4,3%).

Complessivamente, nel totale dello scorso anno, le esportazioni in provincia di Brescia si sono attestate a 13.661 milioni di euro e le importazioni a 7.156 milioni, con un saldo positivo di 6.505 milioni di euro.

La crescita delle esportazioni riguarda quasi tutti i settori produttivi, anche se con intensità diverse in relazione alla diversa composizione della domanda estera. A livello settoriale, i comparti caratterizzati dall’aumento più consistente delle vendite sono quelli legati all’industria dei prodotti alimentari, dei prodotti chimici e fibre sintetiche e artificiali, alla meccanica di precisione e alla meccanica tradizionale. Per quanto riguarda la destinazione geografica, i mercati più dinamici risultano: Regno Unito, Algeria, Stati Uniti e Russia.

Questi, in sintesi, i risultati più significativi che emergono dalle elaborazioni effettuate dal Centro Studi AIB sui dati Istat del commercio internazionale.

Le esportazioni. Le esportazioni nel complesso del 2013 hanno registrato un aumento del 2,1% rispetto al totale del 2012 e una crescita del 5,6% sul trimestre precedente. Al recupero delle vendite all’estero delle imprese bresciane hanno concorso soprattutto i seguenti settori: prodotti alimentari, bevande e tabacco (+ 10,6%), articoli di abbigliamento e pellicce (+ 8,1%), cuoio e prodotti in cuoio (+ 20,4%), legno e prodotti in legno (+ 7,1%), prodotti chimici e fibre sintetiche e artificiali (+ 7,7%), macchine e apparecchi meccanici (+ 4,5%), apparecchi elettrici e di precisione (+ 7,1%), autoveicoli e altri mezzi di trasporto (+ 2,0%).  Si segnala invece un calo delle esportazioni nei comparti: prodotti tessili (- 4,3%), carta e prodotti di carta, stampa ed editoria (- 6,0%), metalli e prodotti in metallo (- 1,2%), prodotti delle attività di trattamento dei rifiuti (- 14,9%). A livello geografico, la crescita più consistente delle esportazioni è stata registrata verso i mercati di: Regno Unito (+ 9,8%), Algeria (+ 9,1%), Stati Uniti (+ 7,8%) e Russia (+ 4,4%).  Tra i Paesi emergenti, le merci destinate al mercato dell’India hanno subito una riduzione del 19,0%. In termini di quote, hanno perso peso i mercati dell’Europa UE, a vantaggio soprattutto di quelli del Nord America e dell’Africa.

 Le importazioni. Le importazioni hanno registrato una diminuzione dello 0,6% sul 2012, mentre il quarto trimestre del 2013 ha segnato una crescita del 10,4% sul trimestre precedente. La contrazione delle importazioni bresciane è dovuta, soprattutto, ai settori: prodotti tessili (- 7,6%), legno e prodotti in legno (- 8,8%), articoli in gomma e materie plastiche (- 8,5%), apparecchi elettrici e di precisione (- 10,6%), autoveicoli e altri mezzi di trasporto (- 5,5%). A livello geografico, il maggiore calo delle importazioni si registra in provenienza dai mercati degli Stati Uniti (- 8,3%), Cina (- 8,4%), Regno Unito (- 3,9%), Belgio (- 2,1%), Russia (- 1,4%).

Il saldo import-export. L’interscambio con l’estero delle imprese bresciane ha registrato nel 2013 un saldo positivo di 6.505 milioni di euro, contro i 6.182 milioni del 2012, con un incremento del 5,0%.  

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