Musil, progetto spaccato “in tre” per ripartire

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In dodici anni di progetti sulla carta, ripensamenti e rispolveri improvvisi, la parola “fine” seguita da Musil non è ancora stata scritta, ma a forza di cambiamenti quello che sarà realizzato nell’area degradata del Comparto Milano potrebbe essere tutt’altra cosa rispetto ai programmi iniziali. Addirittura ora, come rivela il Giornale di Brescia, i progetti potrebbero moltiplicarsi (o dividersi) in tre. Questa l’ultima novità in fatto di Musil.

Al momento i tecnici comunali stanno studiando ad un “ridimensionamento” del polo dividendo il progetto in tre parti, ognuna indipendente dall’altra, sia nei tempi che nei finanziamenti. La rprima realizzazione dovrebbe essere quella destinata al centro di A2A, seguita poi (se ci saranno ancora i soldi) dalla costruzione del Museo e infine della sala congressi e auditorium. Spacchettando il progetto iniziale ci sono certamente maggiori possibilità di portare a casa qualcosa e di cercare poi i fondi per realizzare il resto, anche in un secondo e terzo momento.

Ma c’è un ulteriore problema da affrontare. La convenzione urbanistica siglata nel 2002 tra Comune e Basileus spa (il compartista a cui era affidata la realizzazione dell’opera) è scaduta e prevedeva 12,5 milioni di euro di oneri di urbanizzazione, legata però alla realizzazione del Musil per la parte di competenza del Comune. Sul nuovo progetto le cifre saranno tutte da ricalcolare, potrebbero essere diminuiti gli oneri oppure aumentati i volumi delle costruzioni. Di certo la partita resta ancora aperta, ma non meno complicata.

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