Controlli in centro storico, il collettivo Rebel: retata in stile leghista, colpiscono i più deboli

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E’ cambiato il colore politico dell’amministrazione in Loggia ma non i metodi "militari" di presidio della città nei contronti degli immigrati, trattati solo come problema di ordine pubblico. All’indomani della maxi operazione condotta sabato pomeriggio in centro a Brescia dagli uomini della Polizia Locale (leggi la notizia), coadiuvati dagli agenti del Distaccamento, del Nucleo territoriale, del Nucleo Polizia Giudiziaria, della Polizia Commerciale e dell’Unità Cinofila, gli attivisti del collettivo "Rebel" usano parole dure per commentare i fatti e il grande dispiegamento di forze. La critica maggiore però è mossa sui metodi applicati, simili a quelli leghisti della Giunta Paroli. Non solo di ordine pubblico però si parla, anche di economia e speculazione edilizia, quella che è ritenuta mascherata dalle operazioni di recupero di aree dismesse. 

Riportiamo qui sotto, in integrale, le dichiarazioni del collettivo.
(a.c.)

Lo stile è quello leghista già visto parecchie volte durante la giunta Paroli-Rolfi. Grande dispiegamento della Polizia locale, militarizzazione fino a notte di alcune zone della città, il fermo e conseguente espulsione di alcuni migranti esibiti come trofei di caccia. Questo il film andato in onda nella giornata di sabato nel triangolo tra il quartiere del Carmine, via Milano e la Stazione preceduto da una conferenza stampa dell’Assessore alla sicurezza che ha dato il via alle operazioni. I risultati? La "cattura" di otto migranti senza documenti, l’assedio a un chiosco frequentato da rumeni e un paio di multe per consumo di alcolici in piazza Bella Italia in violazione del Regolamento di polizia urbana voluto dall’ex vicesindaco leghista. Il messaggio, in perfetta continuità con il passato, è sempre lo stesso nel caso che qualcuno se lo fosse dimenticato. I migranti sono una questione di ordine pubblico da contrastare con la repressione e la cosiddetta "sicurezza" passa attraverso le operazioni spettacolari della polizia locale.

La città deve essere controllata, monitorata, sorvegliata e lo si fa colpendo duramente coloro che hanno meno diritti e subiscono più di tutti gli effetti della crisi. La sicurezza, per questa giunta, non passa certo attraverso la bonifica del disastro ambientale provocato dal Pcb, la depurazione dell’acqua impestata da cromo esavalente e il contrasto alla distruzione del territorio con le grandi opere come la Tav.

Mentre nei salotti buoni della politica e del potere di questa città si blatera di green economy, di smart city e di urban center si privatizzano i servizi sociali e si presentano le Linee di Indirizzo della nuova variante del Piano di Governo del Territorio in cui si preannuncia una colossale speculazione immobiliare chiamata "recupero delle aree industriali dismesse". Ma di questo non bisogna parlare, non si deve contestare. Bisogna distogliere l’attenzione e agitare lo spauracchio dei migranti "irregolari", fare uso a piene mani del razzismo istituzionale. Fino a quando?

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10 Commenti

  1. penso che operazione come quella di sabato dovrebbero essere piu’ frequenti,altro che razzismo!!!!
    Le erbacce vanno estirpate costantemente,altrim enti ricrescono.

  2. se non vogliamo che regni l anarchia e dilaghi la delinquenza in città è giusto che ci sia un controllo serio e capillare, se una persona è in regola con i documenti e non ha nulla da nascondere non ha nulla da temere dalla polizia!! perciò ben vengano i controlli e speriamo che in futuro siano più frequenti in modo che chi vuole vivere nell illegalità capisca che questa nn li vuole!!

  3. Purtroppo, le persone capaci di ragionare sono una minoranza trascurabile, quindi è giusto ed inevitabile che la grandissima maggioranza, composta da minus habens che godono e si sentono appagati da operazioni come quella descritta e, addirittura, ne invocano di più, soccomba tra malattie e miseria provocate dal sistema che ciecamente amano e stoltamente applaudono. Peccato per i pochi che provano a cambiare le cose e gridano inascoltati, perché anche il loro destino è determinato dai troppi ebeti.

  4. Bene così se la stessa foga venisse usata anche per la Movida. Quante irregolarita ‘ troverebbero! Alcol ai minor, schiamazzo , aperture dei locali oltre il limite consentito, parcheggi abusivi ed altro ancora. E’ cambiata la Giunta ma i problemi restano

  5. Ma questi del "Rebel" in che mondo vivono? Inutile starne a parlare dato che non rappresentano nessuno. A chi blatera ancora sulla Movida mi chiedo cosa voglia? La Movida è praticamente morta al Carmine a seguito dei provvedimenti limitanti gli orari. Cosa vogliono ancora, che vengano con il mitra a eliminare la gioventu che beve? Paiassi!

  6. Fino a quando? Fino a quando non verranno interiorizzati "doveri per tutti" (condizione imprescindibile per vantare "diritti", sia per "nativi" che per "forestieri"). Sino ad allora ben vengano questi controlli.

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