Il caso del "patrimonio immobiliare sequestrato alla criminalità organizzata nel comune di Torbole Casaglia dimostra, qualora ce ne fosse ancora bisogno, quanto sia necessario riformare le norme relative all’uso e alla vendita dei beni confiscati alle mafie". Lo hanno dichiarato i referenti provinciali dell’Italia dei Valori nella provincia di Brescia, Claudio Belotti e Massimo Bertuzzi, che hanno aggiunto : "per un piccolo comune di poco più di sei mila abitanti, un patrimonio di 15 immobili rappresenta un tesoretto che può concretamente fare la differenza aiutando l’amministrazione ad affrontare i bisogni più urgenti dei cittadini. Anche nella nostra provincia da qualche settimana l’IDV ha avviato la raccolta firme lanciata a livello nazionale per la vendita dei beni confiscati alla mafia se non destinati a scopi sociali – hanno proseguito gli esponenti IDV – proprio perché riteniamo assurdo lasciar marcire, spesso con costi di mantenimento a carico dei contribuenti, beni che devono invece essere restituiti alla comunità. Per quanto l’Agenzia Nazionale per i beni confiscati e sequestrati agisca con impegno e per quanto lo stesso si possa dire per gli amministratori comunali è evidente che cavilli amministrativi e lungaggini burocratiche spesso impediscono o comunque ritardano i vantaggi di tale norma".
"Nei prossimi giorni – hanno concluso Belotti e Bertuzzi – valuteremo come intervenire in modo concreto per sollecitare una positiva soluzione della vicenda interrogando e coinvolgendo le autorità e le istituzioni competenti".
amò i 2 commissari…..franc o & ciccio??