Green Hill, gli agenti ricostruiscono il giorno della liberazione: 13 gli imputati

0

Green Hill e i Beagle, rubati secondo l’accusa, salvati da chi ha compiuto il gesto. I fatti risalgono al 28 aprile quando un gruppo di attivisti entrò nell’allevamento per salvare i cani da possibile sperimentazione. Ieri in tribunale c’erano i rappresentanti delle forze dell’ordine e dell’azienda. Fuori dal tribunale un presidio di solidarietà  per i 13 imputati che sono accusati di furto aggravato, rapina impropria, danneggiamento, resistenza e lesioni.  Come riporta il Bresciaoggi sono stati sentiti il capitano Fabrizio Massimi, comandante della compagnia dei carabinieri di Desenzano che ha raccontato i momenti concitati e la sassaiola della manifestazione. Poi la Polizia locale di Montichiari che ha ricostruito l’assalto e l’arresto di due persone che avevano in braccio due dei cani. A testimoniare anche Giovanni De Stavola, capo della Digos della Questura di Brescia, che ha ricostruito la giornata, dalla tensione nel corteo, ai sassi lanciati, all’assalto all’allevamento forzando gabbie e cancelli. Hanno poi testimoniato un agente della Polizia locale di Montichiari e Roberto Bravi, direttore della sede operativa di Green Hill, che ha raccontato come dopo il 28 aprile, entrò il virus gastrointestinale della parvovirosi che uccise una ventina di beagle e si verificarono parti prematuri. I danni sono stati quantificati in 200mila euro, di cui 67mila per i cani spariti.

A parlare anche Renzo Graziosi, responsabile sanitario dell’allevamento che ha ricordato ci sia stato un aumento di mortalità «stimato nel 3%». L’udienza, da parte del giudice Angelica Nolli, è stata aggiornata al 26 maggio. 

La newsletter di BsNews prevede l'invio di notizie su Brescia e provincia, sulle attività del sito e sui partner. Manteniamo i tuoi dati privati e li condividiamo solo con terze parti necessarie per l'erogazione dei servizi. Per maggiori informazioni, consulta la nostra Privacy Policy, che trovi in fondo alla home page.

Lascia una risposta (la prima volta la redazione deve accettarla)

Per favore lascia il tuo commento
Per favore inserisci qui il tuo nome