Opere d’arte e riciclaggio, coinvolti Telemarket e una galleria bresciana

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Coinvolge Telemarket e un noto gallerista bresciano l’inchiesta partita dalla procura di Verona su alcune opere d’arte legate al riciclaggio. Tutto, raccontano il Giorno e il Corriere dela Sera, inizia nel 2008, quando la Procura indaga sulle acquisizioni di dipinti importanti – Picasso, Warhol e Fontana -da parte di un’azienda veronese in crac. Secondo l’accusa, la società avrebbe sottratto fondi al fallimento, soldi che dovevano andare ai creditori, e avrebbe acquistato le opere a prezzi eccessivi per un totale di 15 milioni di euro. Tra le opere c’era anche una tela di Picasso, acquistata dalla galleria bresciana che a sua volta l’aveva acquistata da Telemarket. Per l’accusa, parte dei soldi, sarebbero stati rigirati ai compratori. Immediata la difesa del patron di Telemarket Corbelli, che afferma di non conoscere affatto i compratori veronesi. Il tribunale del Riesame, con sentenza depositata l’11 aprile, ha stabilito il trasferimento di tutti gli atti al tribunale di Brescia, come chiesto dalla difesa di Corbelli che è ottimista rispetto all’esito del processo.

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