69 cessazioni e solo 26 riaperture. Il saldo è negativo di 43 unità. Sirmione, località turistica tra le più apprezzate del Garda, con un milione di soggiorni all’anno, non è immune dalla crisi che sta colpendo il commercio nella provincia di Brescia. A rendere noti i dati la relazione di fine anno dello sportello delle attività produttive del vicesindaco, Massimo Wilde. Sulle colonne di Bresciaoggi Wilde lamenta la situazione di difficoltà: «La situazione è preoccupante. All’inizio dell’anno si vedeva qualche segnale di ripresa, con un turnover di riaperture, ma purtroppo è stata solo una breve parentesi. La situazione congiunturale sposta la domanda verso i centri commerciali, a svantaggio piccole attività».
A patire maggiormente gli esercizi al di fuori della penisola e quelli di Colombare. Nello specifico le chiusure di negozi di alimentari sono state 55 (23 i subentri), quelle di bar e ristoranti 14 (solo 3 i subentri).
(a.c.)