In migliaia in corteo contro le nocività ambientali di Brescia

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Un corteo di un migliaio di persone ha attraversato la città, dai cancelli della Caffaro di via Milano fino a piazza Loggia, per consegnare alla Loggia, o almeno questo era l’intento visto che poi nessun rappresentante del Comune ha ritirato il documento, un elenco di tutte le criticità ambientali bresciane con tanto di soluzioni per superarle. Si potrebbe riassumere così il pomeriggio “ambientalista” organizzato dalla rete antinocività di Brescia al grido “Stop al Biocidio”.

Tra i manifestanti, in tanti portavano sul petto la spilletta in solidarietà ai quattro giovani finiti in carcere con l’accusa di terrorismo per aver sabotato le opere del cantiere Tav, e non sono mancati nemmeno gli striscioni. Con il corteo di sabato pomeriggio, la Rete antinocività ha chiesto al sindaco e a chi si occupa di ambiente a Brescia di avviare la raccolta porta a porta per i rifiuti, di procedere con le bonifiche dei siti inquinati, di spegnere la terza linea dell’inceneritore, di non consumare più altro suolo, ma anche di essere più trasparente, almeno accogliendo la proposta dell’Asl di far sedere i rappresentanti dei comitati ambientalisti ai tavoli dell’osservatorio Caffaro.

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