Diritto al cibo: torna nel week end “Abbiamo riso per una cosa seria”

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Il 17 e 18 maggio torna la campagna di raccolta fondi Abbiamo RISO per una cosa seria promossa da FOCSIV e altri 28 organismi soci, a sostegno di altrettanti progetti di diritto al cibo. Dal nord al sud d’Italia circa 3mila volontari coinvolgeranno la gente nella sfida contro la fame che ancora oggi colpisce 842 milioni di persone, di cui 827 milioni vivono nei Paesi in via di sviluppo e 3 milioni sono bambini sotto i 5 anni che muoiono per la malnutrizione. “Diritto al cibo significa assicurare una nutrizione adeguata a tutti gli uomini e le donne del pianeta – dice il Presidente FOCSIV Gianfranco Cattai – ed è considerato un dovere degli Stati fin dall’adozione della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani nel 1948. Il grido dei poveri e di tutte le persone che soffrono la fame interpella però anche ciascuno di noi, come ci ha richiamato Papa Francesco che nei mesi scorsi ha chiesto a tutti di unirsi a questo grido per trasformarlo in un ruggito. E trasformarlo in ruggito significa stare con i poveri per cambiare i modelli di sviluppo e le strutture di potere contrarie al bene comune”.

Con la campagna Abbiamo RISO per una cosa seria, Medicus Mundi Italia, Scaip, Svi e Co.Mi.Vi.S vogliono dunque condividere con tutti i cittadini la sfida contro la fame. Ai banchetti, in cambio della donazione sarà offerto un pacco di riso del commercio equo solidale certificato FairTrade. Tale scelta assicura ai sostenitori dell’iniziativa una doppia opportunità di contribuire allo sviluppo delle comunità di Asia, Africa e America Latina. L’offerta infatti da un lato sostiene i progetti destinatari della raccolta, dall’altro partecipa ad un progetto di solidarietà nelle organizzazioni in cui è coltivato il riso: il riso thai paraboiled che si riceverà proviene dalla cooperativa thailandese TOFTA (acronimo per Thai Organic Fair Trade Agricolture), che raggruppa circa 200 soci, organizzati a loro volta in quattro cooperative/gruppi presenti nell’area del centro, nord e del nord-est del paese. Grazie al circuito Fairtrade i coltivatori di Tofta ricevono un prezzo equo e stabile per la coltivazione del loro riso e un margine di guadagno aggiuntivo che verrà utilizzato per l’insegnamento base della lingua inglese per i soci dell’organizzazione e per l’acquisto di strumenti di controllo delle coltivazioni e della lavorazione del prodotto.

Un impegno duplice quello della FOCSIV e di tutte le associazioni aderenti alla campagna: al fianco delle popolazioni a costruire pozzi, mense scolastiche, centri nutrizionali, orti didattici e familiari; e sul piano culturale e politico per una governance globale dell’alimentazione che metta al centro l’agricoltura familiare e le necessità delle popolazioni più vulnerabili e maggiormente colpite dalla fame coinvolgendo tutti gli attori: governi, agenzie ONU, società civile, settore privato.

Per tutte le informazioni sulla campagna www.abbiamorisoperunacosaseria.it

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