Nella modernita’: presentate le Architetture del Novecento in Valle Camonica

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Più di cinquanta edifici e infrastrutture, tra cui fabbriche, strutture pubbliche e d’accoglienza, impianti idroelettrici, chiese e residenze: un itinerario lungo l’intera Valle Camonica che consente di conoscere luoghi e di riflettere su qualità architettonica, uso del territorio e modernizzazione, nelle loro ricadute sulla vita sociale e comunitaria.

S’ intitola "Nella Modernità. Architetture del Novecento in Valle Camonica", a cura dell’architetto Giorgio Azzoni, la guida promossa dal Distretto Culturale di Valle Camonica come strumento di promozione del territorio, e in particolare di quelle testimonianze architettoniche e industriali che ne hanno segnato la storia economica e sociale.

"Questa guida – spiega Simona Ferrarini, presidente del Distretto Culturale – apre un campo d’indagine e offre al pubblico ampio lo stimolo per visite, percorsi e osservazioni su una parte del patrimonio sinora poco valorizzata, con la speranza che possa stimolare nuovi interessi."

Un avvincente percorso dell’architettura, lungo il secolo scorso, ci restituisce il quadro di una Valle per nulla periferica o marginale, ma pienamente inserita nelle dinamiche produttive ed estetiche del proprio tempo.
Vi si scopriranno opere eccellenti, firmate da un grande archistar come Gio Ponti o da Giovanni Muzio, Egidio Dabbeni, Bruno Fedrigolli, Paolo Buffa, Osvaldo Borsani, Vittorio Montiglio, Claudio Marcello e molti altri. Non solo. Alcuni edifici contengono opere d’arte e allestimenti di Lucio Fontana, Franca Ghitti, Agenore Fabbri, P. Costantino Ruggeri, Enrico Ragni, Ettore Calvelli e Studio Azzurro.
La guida – edita da Grafo – è accompagnata da una cartina tematica, che riporta quattro itinerari da Pisogne fino al Tonale.

"L’architettura e la costruzione del paesaggio della modernità in una valle alpina – spiega Giorgio Azzoni – sono i temi di questa guida, che offre un repertorio di esempi costruiti significativo per varietà di contesti, urbani e paesaggistici, ed emblematico delle dinamiche del Novecento."

Una guida quindi che ridisegna nuovi itinerari turistici nel paesaggio della Valle dei Segni, con l’obiettivo di rafforzare l’attrattività di questo territorio, senza mai prescindere dai suoi contenuti specifici e dalla sua autenticità. Case, scuole, fabbriche, villaggi operai, chiese: il percorso si snoda attraverso il patrimonio culturale e artigiano di questo territorio, permettendoci di ammirare gli esempi più interessanti dell’architettura eroica e pionieristica della modernità, dietro ai quali scopriremo committenze illuminate, imprenditori visionari, uomini aperti al futuro, ma anche comunità e maestranze locali capaci di assecondare queste visioni, e trasformare i progetti in realtà.

La guida è stata realizzata con il contributo alle ricerche di tre giovani camuni laureati in Architettura: Pietro Castelnovi, Gabriele Domestici, Giulia Pasinelli, e presenta un’ introduzione critica di Maria Antonietta Crippa, docente al Politecnico di Milano.

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