Brescia commemora la Strage con il Cubo della memoria in piazza Rovetta

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Per il quarantennale della strage di Piazza della Loggia, in Piazza Rovetta è stato allestito “Il cubo della memoria” in collaborazione con Casa della Memoria, Comune di Brescia e Associazione Culturale U-Turn. L’installazione ha spigoli di tre metri e le facciate di legno sono ricoperte da trentasei mq di collage fotografici stampati su pvc.


La prima faccia del cubo riporta fotografie in bianco nero scattate da vari fotografi nel momento e negli attimi successivi all’esplosione della bomba; sulla seconda faccia sono applicate le fotografie delle manifestazioni per le ricorrenze del 28 maggio; sulla terza faccia sono riportati i manifesti stampati in quarant’anni di ricorrenze, infine la quarta faccia è dedicata a “Loggia di luce”, performance poetica con liriche di Mario Luzi, Edoardo Sanguineti, Pier Paolo Pasolini e Fernanda Pivano che partecipò all’evento, intitolata “Le verità nascoste” realizzata per il trentennale della strage.

Le fotografie di questa facciata sono state scattate dal fotografo e artista Walter Pescara che, con Alessandra Pelizzari è l’ideatore dell’installazione curata dall’associazione U-Turn. Esse sono state esposte alla prima biennale internazionale di fotografia e raffigurano brani poetici proiettati nella Piazza e un cubo bianco sul quale studenti dell’accademia hanno dipinto grandi occhi in cerca di giustizia. Alla fine della performance gli occhi sono stati ricoperti da una lunga benda nera che, metaforicamente, impedisce loro di conoscere la verità.

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1 COMMENT

  1. Il "cubo della memoria" andreebbe fatto inaugurare da Arcai, Beccalossi e Labolani. A proposito, come ricordano loro quel 28 maggio del 1974 ? Dov’erano ? Cosa pensavano ? Che giudizio esprimevano i quel giorno funesto ? Dopo quarant’anni ce lo possono anche raccontare, perbacco…

  2. Probabilmente per i fascisti di allora la bomba di Piazza Loggia era un residuato bellico dei nemici americani scoppiato in ritardo. Chissà se le tre persone risponderanno sinceramente alle domande di "Memento".

  3. Probabilmente per i fascisti di allora la bomba di Piazza Loggia era un residuato bellico dei nemici americani scoppiato in ritardo. Chissà se le tre persone risponderanno sinceramente alle domande di "Memento".

  4. La Beccalossi all’età di 2 anni e mezzo forse era all’asilo nido!!
    Per Arcai magari è stato anche in carcere ingiustamente per questo (poi assolto) e lo "certifica" Manlio Milani nell’intervista di ieri al Corriere.

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