Ac Brescia, Bonomi indagato. “Firme false nel 2009”

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Nel giorno delle elezioni per il rinnovo del consiglio direttivo di Ac Brescia, l’ex candidato (poi escluso) dalla corsa per il consiglio direttivo dell’ente automobilistico bresciano, Aldo Bonomi, è stato raggiunto da un avviso di chiusura indagini per fatti risalenti al 2009. Insieme a Bonomi sono indagate anche altre quattro persone con l’accusa di aver tratto in inganno il commissario di allora falsificando alcune tessere ed elargendone altre ad amici e persone che non sarebbero nemmeno state informate di essere socie dell’Ente.

Questi i fatti che dovrà chiarire Aldo Bonomi. Sul Corsera di Brescia, l’imprenditore bresciano prova a giustificarsi aprendo all’ipotesi di un accanimento contro la sua persona. “Sono sereno. So come sono andate le cose e ho la coscienza tranquilla. Devo constatare che lunedì la trasmissione tv di Report è tornata sul caso, martedì la notifica di chiusura indagini e mercoledì le elezioni per il rinnovo del direttivo dell’Ac Brescia. Solo una coincidenza? Per altro già a gennaio mi avevano anticipato che alla vigilia delle elezioni sarebbe successo qualcosa. E guarda caso quel qualcosa è accaduto”.

Oggi intanto si vota e nelle prossime ore si conoscerà la nuova squadra che guiderà l’Ac Brescia, ma non prima che Bonomi torni a paventare il “complotto”: “In questi mesi è stato fatto di tutto per condizionare le elezioni. Ma ripeto, noi siamo sereni. Sappiamo che abbiamo lavorato bene, per il bene dell’Aci e della Mille Miglia”.

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