Stamina, la corte di Strasburgo legittima lo stop alle cure. Ma i giudici di Ragusa le impongono al Civile

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I giudici di Strasburgo ritengono che nel rifiutare l’accesso al metodo stamina il tribunale di Udine abbia "dato ragioni sufficienti" e che la decisione non è stata "arbitraria". Inoltre, osserva la Corte europea dei diritti umani, "a oggi il valore terapeutico del metodo stamina non è stato provato scientificamente" e il citato decreto legge "persegue il giusto obiettivo di proteggere la salute dei cittadini".

Sempre ieri però Il tribunale di Ragusa ha invece imposto agli Spedali Civili di Brescia di riprendere le cure con il metodo stamina nei confronti di una bambina di Modica di due anni e otto mesi, affetta dal morbo di Niemann Pick. Il giudice ha accolto il ricorso dei genitori e dato cinque giorni di tempo agli Spedali per trovare un medico che fare la terza infusione (due sono già state fatte) alla piccola.

“Questa donazione – sostiene Giorgio Becilli, Dirigente Scolastico dell’Istituto Comprensivo Sud 2 di Brescia di cui fa parte la scuola primaria Marcolini – rappresenta una boccata d’ossigeno per noi in quanto ci consentirà di rinnovare le dotazioni informatiche presenti nei nostri plessi. La scuola primaria Marcolini, con i suoi docenti, saprà fare buon uso di quanto loro donato. Ringrazio UniCredit, il direttore della filiale del Villaggio Sereno, e il Comitato Genitori Marcolini per essersi fattivamente interessati ai nostri bisogni”.

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