Chiusa la prima giornata di Consiglio Comunale, oggi si riprenderà affrontando i 110 emendamenti del dibattito sui Consigli di Quartiere. Se non è difficile prevedere che il clima possa essere quantomeno caldo, se non torrido, nemmeno la giornata di ieri è stata troppo tiepida, per via soprattutto del passaggio in aula del nuovo dormitorio di via Trivellini.
Le avvisaglie c’erano già tutte durante l’ultima Commissione Urbanistica dello scorso 24 giugno (leggi la notizia), ieri si sono ripresentate. Se per la maggioranza l’approvazione del cambio di destinazione d’uso dell’area dove edificare il nuovo dormitorio e una casa di accoglienza per donne è una buona cosa, l’opposizione critica sia la scelta sia la procedura seguita che ha portato lo scorso 14 luglio alla chiusura della pratica con una sola offerta da parte della San Vincenzo che già gestisce il dormitorio in castello. Di fatto per le minoranze (Forza Italia, Piattaforma Civica, Movimento 5 Stelle e Lega) il Consiglio è stato chiamato solo a ratificare quanto già stabilito. Anche Donatella Albini di Al lavoro con Brescia era d’accordo sul difetto di percorso, tant’è che nella votazione si è astenuta al pari di altri 11 consiglieri. Alla fine il provvedimento è stato licenziato con 17 sì e 12 astensioni.
Il secondo argomento forte della prima giornata di Consiglio era la ristrutturazione del mutuo contratto dalla Loggia per le spese della metropolitana. Dei 188 milioni da restituire, 107 sono stati chiesti alle banche, cona l’assegnazione del bando da parte di Banca Intesa, e gli altri 81 saranno ripagati con la cessione del 2,5 di A2A, quando sarà fatta, nell’attesa il debito sarà garantito da Ubi Banca. La Loggia con questa manovra risparmierà secondo la maggioranza circa 200mila euro l’anno per un totale di 4,2 milioni di euro, al netto della penale da 15 milioni. Anche qui le minoranze sono state critiche, definendo la cessione del 2,5 di A2A una vera e propria "svendita".
(a.c.)
