Se il ciclismo professionistico sta cercando a fatica di uscire dal tunnel del doping, quello amatoriale non è da meno. A dimostrarlo un’indagine partita oltre un anno fa e giunta alla conclusione, nella sua prima parte, con il sequestro di grossi quantitativi di sostanze proibite e il fermo di un 42enne di Manerba del Garda.
Nell’abitazione dell’uomo i carabinieri impegnati nell’indagine hanno scovato anfetamine, anabolizzanti Stargate e Testoviron, capsule di Andriol, Targin e Monores, e poi cortisonici, broncodilatatori, lassativi, diuretici e gastroprotettori utilizzati per aumnetare le prestazioni sportivi di ciclisti amatoriali. L’indagine nel corso dell’anno ha portato alla stretta osservazione di decine di società ciclistiche sparse tra le province di Pavia, Lodi, Brescia e Parma.
(a.c.)